Verona-Milan, Ordine: “Chukwueze, seconda impresa. Su Moncada dico…”

Franco Ordine, noto giornalista, ha stilato un lungo ed interessante editoriale sulle colonne del 'Corriere dello Sport', nell'edizione in edicola questa mattina, soffermandosi in modo particolare sui temi principali del match Verona-Milan e sull'apporto dei calciatori arrivati dal mercato estivo. Ecco, dunque, il suo pensiero.

Verona-Milan, Ordine: "Pulisic veicolo commerciale più interessante del club"

"Mettiamo insieme alcune tessere del mosaico milanista. E cominciamo dalla resa di taluni esponenti del mercato estivo, spesso sbertucciato, qualche volta sottovalutato, mai messo sotto la lente d’ingrandimento ma giudicato a tanto il chilo. Adesso che il campionato volge quasi al desio, con 10 punti in più rispetto al passato torneo. Si possono studiare le cifre che non sono poi così deludenti. Cominciamo da capitan America, Pulisic, pupillo di Gerry Cardinale. E non solo perché americano di anagrafe e passaporto al pari di Musah e diventato in quel mercato il veicolo commerciale più interessante per il club. Pulisic ha totalizzato ieri 12 gol così distribuiti. 9 in campionato, 1 in Champions League e 2 in Europa League scollinando il suo record personale che è un dato non trascurabile".

"E mostrandosi capace di adattarsi a un diverso ruolo al quale mal volentieri si è assoggettato (partire a destra invece che a sinistra). Poi possiamo prendere Okafor, ieri a sorpresa, spedito da Pioli a fare il centravanti al posto di Giroud (rimasto a riposo). E dello stesso Jovic che a dire il vero convince molto più quando entra in corsa dalla panchina che scaldando i muscoli al “pronti via”. Suo il siluro deviato sulla traversa da Montipò, suo il blitz per sottrarre palla a Dawidowicz. E consentire a Pulisic di timbrare il cartellino del 2-0 a inizio ripresa.

"Chukwueze da oggetto misterioso a ..."

"Passiamo adesso a Chukwueze, fino a ieri oggetto misterioso, costato troppo per la vulgata (20 milioni più 8 milioni di bonus, non una tombola). Rimasto a spasso per troppo tempo causa qualche accidente muscolare e poi la convocazione in coppa d’Africa a gennaio. Ne ha firmate due di imprese balistiche di discreto valore. Una in Champions in quel di Newcastle all’ultimo giro di orologio del girone di Champions League. E ieri a Verona con quella stoccata prepotente di chi sa osare, sette minuti appena dopo l’ingresso in campo. Appena il tempo di prendere la mira e fulminare il Verona rimasto a guardare, incantato".

"Se poi si salta dalle parti di Reijnders e di Musah, due centrocampisti che stanno lentamente ma inesorabilmente entrando nei meccanismi tattici e strategici del calcio italiano, allora forse il quadro è davvero completo e può puntare a rivedere i giudizi frettolosi di qualche mese precedente. Se poi la rassegna dovesse, eventualmente, contemplare anche il mercato invernale di gennaio e si pesasse il contributo di Matteo Gabbia, tornato a casa dal Villareal e in grado di reggere, quasi da solo, o in compagnia del sodale Kjaer, il peso e la responsabilità della difesa rimasta senza ricambi, beh allora per Moncada e soci il voto diventerebbe un bel 7 d’incoraggiamento. In attesa di capire quale sarà il destino in Europa League, l’altro obiettivo dichiarato dei rossoneri". LEGGI ANCHE - Milan, Chukwueze è il gol della 'rinascita'? E l'ombra di De Ketelaere ...

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