Dovrebbe avere un ottimo feeling con San Siro, ma invece le trasferte a Milano sono state letali per Carlo Ancelotti, che non ha mai vinto e non ha segnato neanche un gol. In campionato sia Inter che Milan hanno bloccato il Napoli, che ha conquistato un solo punto, finendo a -11 dalla Juventus, in Coppa Italia l'allievo Gennaro Gattuso l'ha eliminato, imparando la lezione di agosto, quando il Napoli aveva ribaltato da 2-0 a 3-2. La difesa rossonera è parsa impenetrabile: nessun gol del Napoli per 180'. L'eliminazione dalla Champions League sembra abbia lasciato il segno sul Napoli, ormai irriconoscibile.
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Ancelotti, bastone e carota coi suoi
Ancelotti non si nasconde e parla di un Napoli non all'altezza del Milan, poi però difende i giocatori dalle troppe critiche, spiegando i problemi.
Non si nasconde dietro un dito, Ancelotti. Il tecnico parla di un Napoli non all'altezza della partita, poco lucido e incapace di scardinare la difesa del Milan, molto chiusa. È in questo tipo di gare che i partenopei vanno in difficoltà. Tuttavia, Ancelotti difende anche i suoi dalle eccessive critiche. Non è un periodo negativo a suo dire, ma solo una partita giocata male.
La sensazione però, scrive La Gazzetta dello Sport, è che il suo Napoli stia pian piano perdendo autostima. Ancelotti però non la pensa così e si limita a spiegare il tutto con errori tattici: la sua squadra è lenta e disattenta, niente che non si possa correggere. L'obiettivo per Carletto ora è trasformare questa negatività in energia positiva.
Al Napoli resta l'Europa League, ma non solo. Il campionato è ancora lungo e se la Juventus non sembra poter perdere lo Scudetto (ma mai dire mai), c'è un secondo posto da difendere. Il prossimo passo è la Sampdoria. Il sistema di gioco non cambierà, spiega: l'identità c'è e serve solo fare meglio. Infine, sulla sostituzione di Allan si limita a dare motivi tattici.
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