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Il Milan Under 23 si farà e l’Inter no: un motivo alla base di tutto

AC Milan Under 23
Avanti tutta per la creazione del Milan Under 23, la seconda squadra del club rossonero, che potrebbe giocare in Serie C dall'anno venturo
Daniele Triolo Redattore 

'Tuttosport' oggi in edicola ha fatto il punto sulla creazione del Milan Under 23, la seconda squadra del club rossonero. Sulla scia, insomma, di quanto hanno già fatto la Juventus, attiva da tempo con la Next Gen e, nell'ultima stagione, l'Atalanta. Il progetto va avanti a spron battuto, ma con la consapevolezza che dovranno verificarsi delle circostanze affinché il Milan Under 23 si iscriva al campionato di Serie C a partire dalla stagione 2024-2025.

Milan Under 23, il progetto prende quota

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Ad oggi il Milan è in pole position per raggiungere Juventus e Atalanta Under 23 visto che i parametri inseriti, per il ripescaggio a completamento degli organici della terza serie italiana, sono: posizione in classifica dell’ultima stagione, numero di spettatori e il numero di calciatori convocati in Nazionale tra Under 15 e Under 21. Il retroscena? L'Inter, nei parametri sopraindicati, sarebbe davanti al Milan. I nerazzurri, però, non sono interessati a mettere su una seconda squadra e lasciano, quindi, campo libero al Diavolo.


I contatti tra il Milan e Matteo Marani, Presidente della Lega Pro, per la creazione del Milan Under 23 ci sono stati anche di recente. Per iscrivere però la seconda squadra del Milan in Serie C servirebbe l'uscita di scena di almeno una delle squadre aventi diritto ma non in possesso dei requisiti, principalmente ecomomici. 'Tuttosport' si è domandato, poi, perché il Milan si stia muovendo in direzione della creazione di una formazione Under 23.

Sviluppo interno e limite ai prestiti

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Il motivo è presto detto: lo sviluppo interno dei propri giocatori senza doverli mandare in prestito in altre squadre. In Serie B e in Serie C, infatti, i giovani che arrivano in prestito dalle big giocano, spesso, all'inizio. Poi, nella seconda parte della stagione, non giocano quasi più, soppiantati nell'undici titolare da calciatori più esperti, 'di categoria'. Sono rari i casi in cui un giovane, ha il giusto tempo per crescere, sbagliare e maturare.

Inoltre, bisogna ricordare come i regolamenti FIFA ora impongano un limite ai giocatori da poter mandare in prestito, impedendo così la creazione di “società satellite”, sempre più rare da trovare. LEGGI ANCHE: Mercato Milan, le mani di Moncada sull'erede di Calabria >>>

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