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Milan – Cellulari nel pre partita, Pioli spegne il caso: “Era solo un’app”

Stefano Pioli, tecnico del Milan (credits: GETTY Images)

Ha fatto molto discutere nei giorni scorsi il caso dei telefonini utilizzati nello spogliatoio prima del match da alcuni giocatori: ecco le parole di Pioli

Alessio Roccio

ULTIME NEWS MILAN - Ha fatto molto discutere nei giorni scorsi il caso dei telefonini utilizzati nello spogliatoio prima del match da parte di alcuni giocatori, tra cui Kessie, Rebic e Biglia inquadrati dalle telecamere di Sky.

Se ieri l'agente del centrocampista argentino è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.com dando le proprie spiegazioni in merito (Biglia è un professionista e stava solamente guardando l'applicazione del Milan visto il cambio di formazione), oggi dalle pagine della Gazzetta dello Sport vengono riportate le parole di Stefano Pioli a riguardo.

Lo staff del tecnico rossonero ha replicato come l'esperienza già avuta alla Fiorentina, vale a dire creando un'applicazione in cui si possono studiare attraverso dei video i propri avversari. Sarebbe stata questa app, dunque, il motivo per cui alcuni calciatori erano intenti a guardare il cellulare dentro lo spogliatoio prima della gara. "Vorrei chiarire - ha dichiarato l’allenatore milanista - che a proposito dell’uso dei telefoni ho introdotto un regolamento severo che prevede che i giocatori non lo possano usare a pranzo e a cena, così per dire".

"Io accetto senza repliche le critiche per i risultati che noi per primi vorremmo fossero diversi - ha aggiunto il mister - ma vorrei chiarire che nel prepartita l’uso dei telefoni è consentito ai giocatori per due motivi. Da un lato ciascuno di loro si rilassa ascoltando la propria playlist, fatto che peraltro accade in tutte le squadre d’Italia da quando esistono gli smartphone, dall’altro soprattutto ogni giocatore è tenuto a consultare l’app che lo staff tecnico ha consegnato. Ogni calciatore ha dei video da memorizzare per studiare le caratteristiche degli avversari che gravitano nelle loro aree di competenza. In pratica stavano svolgendo una sorta di compiti a casa!".

Pioli, dunque, respinge con forza le accuse di scarsa professionalità mosse ai suoi giocatori: "Casomai stavano compiendo il loro dovere. Biglia stava proprio guardando i video dell’app relativi a giocatori del Napoli. Incassiamo le censure per i risultati che mi auguro presto arrivino. E capisco che a prima vista certe immagini possano suscitare le reazioni delle ultime ore. Ma se fossi stato certo che i giocatori erano intenti a chiamare o mandare messaggi prima di una sfida importante io per primo mi sarei arrabbiato. Ora non vorrei che il caso diventi più grande di quello che è. Peraltro quando è successo non ero presente: quando entra la tv nello spogliatoio preferisco uscire".

Una considerazione anche su Piatek, dopo l’ennesima prova da dimenticare: "Non ho messo in discussione Kris. Dopo una partita effettuo valutazioni su tutti". Intanto, annuncio social di Ibra: torna in Svezia?

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