"Clamoroso a San Siro. Il Benevento, ultimo in classifica e mai vittorioso nelle 16 precedenti trasferte in Serie A, ha sbancato il 'Meazza' rossonero per 1-0 grazie ad un gol di Pietro Iemmello al 29' del primo tempo. Il Milan è stato troppo brutto per essere vero e, al termine dell'incontro, il tecnico Gennaro Gattuso si è addossato la maggior parte delle colpe e delle responsabilità per una sconfitta quasi impossibile da prevedere.
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Milan-Benevento, Gattuso affranto: “Squadra senz’anima: una banda musicale”
Gennaro Gattuso si è addossato la maggior parte delle colpe per la sconfitta del Milan contro il Benevento: “Così no, indossiamo una maglia importante”
"“Il capo della baracca, quindi il primo responsabile, sono io. Dobbiamo chiedere scusa, non mi piace fare figuracce. Indossiamo una maglia importante – ha detto Gattuso, le cui parole sono state riportate questa mattina dai quotidiani sportivi in edicola -. Abbiamo scritto una pagina non bellissima della storia del Milan. Provo una vergogna pazzesca”. “Sono tre giorni che rompevo le scatole – ha proseguito Gattuso nelle sue dichiarazioni alle televisioni -, perché il Benevento gioca un buon calcio. Non possiamo affrontare il Benevento senza ardore agonistico e senz'anima, questo è il problema. Ora è facile stare con le facce tristi, ma non serve: bisogna pensarci prima. Dobbiamo rispettare gli avversari. Dobbiamo migliorare subito. Non si è vista applicazione, non ho visto il senso di appartenenza mostrato in passato”.
"Gattuso ha poi cercato di motivare la prestazione scadente dei suoi ragazzi: “Ci sta il calo atletico. Ci è mancato Hakan Çalhanoğlu e Jesús Suso ha stretto i denti. Per giocare un calcio così c'è bisogno di grandissima qualità. Parlo di anima perché non posso parlare solo di cattiveria, diamo l'impressione di fare le cose con veemenza e senza voglia. Diamo la sensazione che non siamo una squadra, ma una banda musicale. Abbiamo perso nei primi 30-35 minuti – ancora Gattuso -, il Benevento non ci ha fatto capire nulla, con cinque passaggi andava in porta. L'interpretazione della partita da parte di alcuni giocatori è stata imbarazzante. A volte interpretano le situazioni a modo loro, non come abbiamo provato. Ci alleniamo bene, ma in partita è tutto diverso. Se siamo alla canna del gas fisicamente, dovremmo giocare concentrati, con paura di prendere gol. E invece ...”.
"Il tecnico del Milan, quindi, ha proseguito nella sua lunga, triste ed affranta disamina: “Si tocca con mano che si fa fatica, siamo in grandissima difficoltà. Subiamo gli avversari senza che facciano qualcosa di straordinario. Vedo giocatori non liberi di testa – le parole dell'allenatore calabrese -. Dai la sensazione di arrivare con le gambe molli, senza il tempo giusto. Si tocca con mano che quasi tutti giocano senza tranquillità e la squadra non è serena. Il problema sono anche i movimenti in attacco. Gli attaccanti li hanno fatti a casaccio, mai provati: a volte venivano incontro entrambi o entrambi andavano in profondità. Se non ci diamo una svegliata, non andiamo in Europa League”.
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