Milan-Lazio 1-2, l'analisi di Condò sul match
—La stagione, è vero, volge di male in peggio. Ma, come evidenziato dalla prestigiosa firma, "il campionato durerà altri tre mesi, e in mezzo ci sarà il doppio derby di Coppa Italia. Occorre fare qualcosa per arrivare a una tregua con la propria gente, perché questo ormai è un incubo, e non ha senso viverlo così fino a maggio".
In Milan-Lazio, secondo Condò, il Diavolo ha giocato un primo tempo in cui ha risentito dell'atteggiamento ostile del pubblico e in cui è andato sotto meritatamente, anzi graziato dagli ospiti che avrebbero potuto fare tre gol. Poi, però, il Milan si è ribellato nella ripresa, sfiorando più volte il pari e trascinando un po' i suoi sostenitori.
"Liberarsi di Maldini un gesto di infinita arroganza"
—"Questo del Milan di Cardinale e di Elliott diventerà un caso di scuola nella storia del calcio posseduto dai fondi d’investimento, un manuale del complesso rapporto fra il capitale indistinto e l’amore popolare; un prontuario di cosa non fare per gestire un club da lontano comunicando poco e male un’unità di intenti velleitaria", il commento di Condò sulla situazione in casa rossonera.
Il giornalista sportivo, poi, ha scritto: "L’anello di congiunzione fra questi due mondi era Paolo Maldini e liberarsene è stato un gesto di infinita arroganza e scarsa lungimiranza". Aggiungendo come, adesso, l'uomo-garanzia per stabilire la tregua invocata in precedenza risponde al nome di Mauro Tassotti. Il traghettatore perfetto qualora il club decidesse di concludere ora l'esperienza Conceição. LEGGI ANCHE: Milan, il calciomercato per rinascere: 40 milioni sul piatto per un top della Liga >>>
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