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Il giornalista: “Difficile dar torto a Cassano, Leao mi ricorda il Godot”

Rafael Leao AC Milan allenamento Milanello
Il noto giornalista ha stilato un lungo ed interessante editoriale sul famoso botta e risposta tra Antonio Cassano e Rafael Leao
Fabio Barera Redattore 

Simone Eterno, noto giornalista, ha stilato un lungo ed interessante editoriale sulle colonne di 'calciomercato.com' questa mattina, soffermandosi sul tanto discusso botta e risposta tra Rafael Leao e Antonio Cassano, attaccante ed ex calciatore del Milan. Ecco, dunque, il suo pensiero in merito alla questione.

Eterno: "Cassano le ha sempre sparate grosse, dentro e fuori dal campo"

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"Ad Antonio Cassano è sempre piaciuto spararle grosse. In campo, quando i suoi lampi di genio deliziavano i palati più fini; così come fuori, quando anziché i piedi, Fantantonio, ha cominciato a usare la lingua. Divisivo, sempre e comunque. Lo è stata la sua carriera, lo sono le sue affermazioni oggi. Se c'è un pregio, al di là delle opinioni, è che Cassano non ha mai utilizzato giri di parole. Non è uno di quegli opinionisti 'cerchiobottisti', quelli di un colpo qua e un colpo là, senza dar fastidio a nessuno e allo stesso tempo senza dire mai niente. Ne abbondano, credetemi. Cassano non è certo uno di questi. Magari potranno non piacere i modi o il linguaggio non propriamente oxfordiano, ma il ragazzo ha frequentato la cosiddetta 'università della strada'. Quelli sono i suoi codici, quelle le sue regole. Dritto al punto. Cassano, la sua, te la sbatte in faccia oggi esattamente come faceva allora".


"Leao è o non è un giocatore discutibile?"

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"Sulla comparazione delle epoche si potrebbe aprire un grosso dibattito. E sarebbe come sempre inconcludente. Anche perché gli argomenti di Cassano in questo caso sono piuttosto scarsini. Il barese cita una Serie A di "10 anni fa" facendocela intendere come una specie di 'Eldorado calcistico' a cui il Leao di oggi non avrebbe avuto accesso. Non è così. Al di là della Juventus, dominatrice in Italia e con ambizioni che si andavano rinnovando anche in Europa, il movimento era già in caduta e si reggeva sui 'grandi vecchi' alle ultime cartucce come Francesco Totti, Luca Toni o Antonio Di Natale. Ma il punto è in ogni caso un altro. Il gioco, al suo picco del livello, ha infatti subito una netta evoluzione in termini di velocità e fisicità che ha reso ancora una volta incomparabili le epoche; e il refrain de "ai miei tempi erano più forti", per quanto comprensibile negli occhi dell'ex calciatore che vede meno tecnica e più forza fisica, è comunque stantio. La sfumatura casomai, o meglio, il tema che vuole provare a portare Cassano nella sua contestazione a Leao, è legittimo. Il portoghese è o non è un giocatore discutibile?".

Eterno: "Giusto catalogare Leao come un fuoriclasse?

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"Il fatto stesso che nel day-after si sia instaurato un vivo dibattito, è comunque un segnale. Certo, i numeri di Cassano non sono precisi. "Ha fatto otto gol" è una statistica non corretta. I gol di Leao sono 12 in tutte le competizioni. A cui aggiungere 12 assist. Su 38 presenze complessive. Sono i numeri di un fuoriclasse? Probabilmente no.  Sono le statistiche, sempre citando Cassano, "di un giocatore normale che ha forza fisica"? Anche in questo caso, la risposta è negativa".

"Il dibattito su Leao, in ogni caso, si arricchisce di un dettaglio. Che è probabilmente il vero punto su cui ruota l'intera questione, l'intero giudizio fin qui intorno alla carriera del portoghese. Cassano afferma ancora: "Non ha fatto un gol in cinque mesi". Ed è qui che l'ex calciatore fa centro: il digiuno che Leao ha intrapreso in campionato dal 23 settembre 2023 al 25 febbraio 2024. E' corretto catalogare come 'fuoriclasse' un giocatore che si prende una così lunga assenza da una squadra di vertice come il Milan; e che al tempo stesso la società stipendia come stella indiscussa del club? ".

Eterno: "Cassano non ha torto, Leao è solo un 'progetto di campione'

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"La risposta è curiosa. Perché non è a mio parere né in un dibattito fatto di numeri né in uno di teorie, gioco e posizioni. La risposta è in un video. Il video del gol all'Atalanta che sblocca quel digiuno di 5 mesi. In quindici secondi esatti, dal controllo al momento dell'esultanza, Leao prima segna un gol per pochi e poi ci invita ironico a continuare a chiacchierare, come se le critiche, dopo un autunno e un inverno da zero gol - ZERO - al Milan, fossero campate per aria, frutto di un'amnesia collettiva. Ecco, è in quel momento che Leao si palesa ancora una volta come questo eterno 'progetto di campione' la cui piena maturazione, ma soprattutto la continuità delle performance, è un'attesa infinita che ricorda il Godot. Chissà se era questo ciò che Cassano ha provato a dirci. Se così fosse, sarebbe difficile dargli torto".  LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Hermoso può arrivare? Apertura da parte dell’agente >>>

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