Poco più di un anno dopo, si chiude il capito cinese, e di conseguenza quello di Fassone e Mirabelli. Dopo il duro congedo con l'ormai ex amministratore delegato, avvenuto ieri, la prossima settimana sarà il turno del direttore sportivo e responsabile dell'area tecnica Massimiliano Mirabelli, come scrive oggi la Gazzetta dello Sport. Cose formali, come anno fa, soltanto che questa volta il sigillo definitivo l'ha messo il fondo Elliott. Se inizialmente l'accoglienza dei tifosi era stata scettica, visto il passato del duo dirigenziale all'Inter, è bastata una sessione di mercato per convincere tutti.
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Dalle ‘cose formali’ all’addio: Elliott saluta Fassone e Mirabelli
Non è bastato il lavoro degli ultimi quindici mesi a convincere il fondo Elliott: dopo nemmeno due anni, Fassone e Mirabelli salutano il Milan
Quasi 230 milioni spesi, undici giocatori acquistati e un entusiasmo ritrovato, grazie anche alle dirette Facebook con la celebre scena delle 'cose formali' portata avanti da Fassone e Mirabelli. Dall'ultimo autunno, tuttavia, la musica è cambiato: scarsi risultati sul campo, zero concessioni da parte della Uefa. Mirabelli vince la scommessa Gattuso, mettendo in panchina Rino dopo l'esonero di Montella, così come porterà il tecnico al rinnovo di contratto ad aprile. Una vittoria può vantarla anche Fassone: l'ex a.d., infatti, era tra i protagonisti dell'Eurorimonta davanti al Tas di Losanna, anche se decisiva è stata la presenza di Franck Tuil, membro di Elliott. Il lavoro degli ultimi quindici mesi, dunque, non è bastato al fondo americano di Paul Singer per convincersi: dopo Fassone, anche Mirabelli è pronto all'addio. E le cose formali sembrano un lontano ricordo...
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