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Cassano: “Astori? Sono molto triste. Sul mio malore ai tempi del Milan…”

Antonio Cassano, ex attaccante del Milan, foto calciomercato.com

Antonio Cassano, ex giocatore di Milan, Inter e Roma, ha parlato della morte del suo amico Davide Astori. Ecco la sua intervista al "Corriere della Sera"

Salvatore Cantone

Antonio Cassano, ex giocatore di Roma, Inter e Milan, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera, in cui ha parlato della morte di Davide Astori: "Davide è una persona a modo, sempre gentile, incapace di dire una parola fuori posto, uno che sa stare al mondo".

Come si sente?

"Molto triste, perchè Davide era un amico che avevo incontrato tante volte in Nazionale. Un amico di 31 anni, nessuno dovrebbe morire a quell'età. E poi mi sento anche strano, certo: tutti sanno quello che mi è accaduto nel novembre 2001 quando giocavo con il Milan".

Un malore mentre volava con la squadra, di ritorno da Roma

"Ora sto bene, benissimo. Certo, il mio problema è stato completamente diverso, comune al 30% degli italiani. Mi hanno inserito un "ombrellino" e problema risolto. Ma la gente, ovviamente, ricorda quello che mi accadde. Probabilmente è anche per questo che mi ferma per strada e mi chiede "Lo conoscevi?". Era già successo con la morte di Morosini. Succedeva quest'estate con i problemi al cuore dell'ex sampdoriano Schick. So che mi fanno questa domanda per dimostrarmi il loro affetto ed è anche per questo che rispondo a tutti

Però?

"Però quella domanda mi fa male, perchè conoscevo quei ragazzi, la loro passione. E poi si, mi fa male perchè mi ricorda quei momenti. Difficili per me e soprattutto per chi mi vuole bene, per la mia famiglia".

Come può succedere una cosa del genere?

"Ripeto, non si può morire a 31 anni. Però purtroppo è successo e può succedere. Anche se i controlli si fanno e sono attenti, ma certe cose non si possono individuare, me lo hanno spiegato con attenzione quando è capitato a me".

A 35 anni cosa vuole fare Cassano?

"Voglio ancora giocare, il cuore sta bene: dopo due anni sopra il mio "ombrellino" si è formata la carne, significa che è tutto in regola. Aspettiamo giugno, se mi vogliono e se mi voglio davvero bene. Altrimenti troverò un altro lavoro, credo mi piacerebbe fare il direttore sportivo. E comunque resto ottimista, sempre".

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