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Verso Verona-Milan: Paqueta e Calhanoglu, una poltrona per due

Lucas Paqueta, centrocampista del Milan (credits: GETTY Images)

Lucas Paqueta e Hakan Calhanoglu in competizione per un ruolo da mezzala sinistra nel Milan che Marco Giampaolo presenterà al 'Bentegodi' di Verona

Daniele Triolo

ULTIME MILAN - Verona-Milan, gara in programma domenica 15 settembre alle ore 20:45 al 'Bentegodi', segnerà il ritorno in campo dei rossoneri di Marco Giampaolo dopo la sosta del campionato di Serie A 2019-2020 per le Nazionali. Durante la settimana Giampaolo ha avuto pochi giocatori a disposizione a Milanello e, pertanto, sarà difficile che contro gli scaligeri di Ivan Juric la formazione subisca troppi stravolgimenti rispetto a quella vista a 'San Siro' contro il Brescia.

In attacco, naturalmente, essendo andato via André Silva dovrebbe rivedersi al 1' il polacco Krzysztof Piatek. Come sua spalla, è ipotizzabile una conferma di Samu Castillejo, visto che Ante Rebic si è allenato soltanto oggi, per la prima volta, al 'Milanello Sports Center' di Carnago (VA) con i suoi nuovi compagni e che Rafael Leao è rientrato in giornata dopo gli impegni, ed il gol realizzato, con la maglia del Portogallo Under 21 in Bielorussia.

C'è curiosità, però, per capire chi tra Lucas Paqueta e Hakan Calhanoglu completerà un terzetto di centrocampo che vedrà, presumibilmente, ancora titolari Franck Kessie nel ruolo di mezzala destra e Ismael Bennacer in quello di playmaker davanti la difesa. Il brasiliano ed il turco, infatti, spesso titolari entrambi, la passata stagione, nel 4-3-3 di Gennaro Gattuso, con l'ex Flamengo mezzala sinistra e l'ex Bayer Leverkusen avanzato nel tridente offensivo, in questa stagione 'rischiano' di doversi dare battaglia ogni weekend.

Per Giampaolo, infatti, Paqueta non è un trequartista, ma una mezzala offensiva che, per ammissione dello stesso tecnico rossonero, deve "essere disciplinato" e "imparare a giocare meno da brasiliano", divenendo più concreto in momenti cruciali della partita. Così facendo, Paqueta potrà diventare "una grandissima mezzala", Giampaolo dixit. Il problema è che il numero 39 rossonero, per caratteristiche, tende a dare il meglio di sé quando può giocare venti-trenta metri più avanti, a ridosso delle punte e della porta avversaria, là dove può liberare tutto il suo estro.

Soffre un po' l'essere incatenato in stretti compiti difensivi: mal digeriva la situazione tattica con Gattuso, ancora non l'ha assimilata in pieno con Giampaolo. Lo si è visto ad Udine, dove ha disputato una gara sotto tono, sfiorando anche l'espulsione. Motivo per cui, in quel ruolo, l'allenatore gli preferisce il più diligente Calhanoglu, che assicura alla manovra rossonera qualità (la tecnica di base è incontestabile) ma, al contempo, anche stabilità, ordine e frequenti ripiegamenti in fase difensiva. Contro il Brescia, poi, anche un movimento 'alla Giampaolo' che lo ha portato al gol-vittoria.

Ed a Verona, chi partirà dall'inizio? Al momento, è presumibile che Giampaolo opti ancora per Calhanoglu, con Paqueta pronto a subentrare per spaccare in due la partita qualora le cose, per il Milan, dovessero mettersi non troppo bene ...

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