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Milan, quante espulsioni: da Nesta a Ibrahimovic…

Zlatan Ibrahimovic e Antonio Cassano nel Milan 2011-2012 (credits: GETTY Images)

IL Milan ieri sera ha compiuto una vera e propria impresa vincendo in 9 uomini, ma non è stata l'unica volta in cui ha giocato in inferiorità numerica...

Redazione

Il Milan torna dalla trasferta di Bologna con tre punti pesantissimi, dopo aver giocato prima in 10 contro 11 poi in 9 vs 11. Il Milan, però,  nel corso degli ultimi anni, ha giocato spesso in inferiorità numerica partite molto importanti, dove sovente ci si giocava lo scudetto o il passaggio del turno in Champions. Ripercorriamole insieme. Cominciamo questo percorso parlando della partita di Champions che i rossoneri vinsero a Bruges il 4 novembre del 2003. A fine primo tempo, Alessandro Nesta venne espulso per doppia ammonizione( decisione molto severa per il tenore dei due falli, soprattutto il primo) e lasciò i suoi in 10. Poco prima, i rossoneri persero per un guaio muscolare anche capitan Maldini.  A quel punto, l’allora tecnico dei rossoneri Carlo Ancelotti corse ai ripari e inserì Dario Simic, un difensore, per Tomasson, un attaccante. I rossoneri soffrirono per tutta la ripresa, venendo più volte salvati sia da Dida, sia dalla fortuna. Quando il pareggio sembrava il risultato più logico, Kakà sbloccò il risultato con un gran destro al volo e consentì al Milan di vincere per 0- 1 e di riportarsi in testa al girone.

Altra partita che i rossoneri giocarono in 10 e poi vinsero è la trasferta di Catania del gennaio del 2011, terminata 0-2. Infatti, ad inizio secondo tempo il Milan si ritrovò in 10 per l’espulsione di Mark Van Bommel, ma riuscirono comunque ad ottenere la vittoria grazie alle reti di Robinho e Zlatan Ibrahimovic e ad una grande prestazione di carattere e di squadra. Continuiamo con Milan Bari del marzo 2011: i ragazzi di Allegri sono incredibilmente sotto di una rete in casa contro l’ultima della classe e, alla mezzora del secondo tempo, Ibrahimovic venne espulso per un colpo in faccia a Rossi, ma a sistemare le cose ci pensò il grande ex di turno,ovvero Antonio Cassano, che, con il suo gol, consentì al Milan quantomeno di portare a casa un punto. Concludiamo infine  menzionando altre due partite: la prima è Milan Napoli del febbraio 2012, terminata 0 a 0, con gli allora campioni d’Italia che a metà secondo tempo erano sotto di un uomo per via dell’espulsione ancora di Ibrahimovic per uno schiaffetto ad Aronica. Ciò non consentì ai rossoneri di battere la squadra di Mazzarri, cosa che sarebbe stata molto utile per poter tenere il passo della capolista Juventus. La seconda è Milan Ajax del dicembre 2013, terminata anche questa sul punteggio di 0 a 0. Il Diavolo aveva bisogno quantomeno del pari per poter accedere agli ottavi di finale di Champions, e così fu. La squadra di Allegri, già al minuto 20 del primo tempo, era sotto di un uomo, perché capitan Montolivo intervenne in netto ritardo su Poulsen e venne espulso. L’Ajax spinse per tutta la partita alla ricerca del gol qualificazione, ma, grazie a una super prestazione difensiva e grazie anche ai grandi interventi di Abbiati, il Milan riuscì a portare a casa il pari e il conseguente passaggio del turno.

Niccolò Bambini

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