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Theo Hernandez: “Voglio diventare il migliore. E se andiamo in Champions..”

ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - Lunga intervista rilasciata da Theo Hernandez alla Gazzetta dello Sport: queste le sue dichiarazioni

Alessio Roccio

L'intervista di Theo Hernandez

ULTIME NOTIZIE MILAN NEWS - Lunga intervista rilasciata da Theo Hernandez alla Gazzetta dello Sport: queste le sue dichiarazioni

"Ora siamo un altro Milan, possiamo farcela", ha dichiarato il francese a proposito del big match con l’Inter. "Rispetto a un anno fa ci sentiamo molto più forti, siamo più forti. Tutto è cambiato. Siamo tranquilli, molto, anche se sappiamo bene che non è una partita qualunque. È il derby. Ma dobbiamo giocare come abbiamo fatto finora. Correndo, lottando. E facendo il massimo per vincerlo. Il Milan ne ha persi quattro di fila? Sì ma stavolta possiamo vincere. Ora abbiamo una squadra molto buona, c’è un gruppo vero. E la tifoseria è con noi. C’è tutto".

La sfida con Hakimi: "L'ho avuto come compagno, so bene chi è e cosa può fare. E' un grandissimo giocatore, ma io farò di tutto perché non faccia nulla. Non lo farò passare, so quanto conta".

Su Brahim Diaz: "E' impressionante, davvero bello vederlo giocare. Ha solo un anno di contratto, ma sarebbe bello se restasse con noi a lungo".

Il ritorno di Ibrahimovic è uno stimolo in più: "Fondamentale", ha detto Hernandez. "Da quando è arrivato è cambiato tutto. Ci aiuta, ci parla, ci sostiene, uno per uno. Un leader vero, siamo felici che sia di nuovo con noi".

Il Milan arriva a questo derby da primo della classe: "Abbiamo lavorato tanto durante la quarantena, non è un caso che non abbiamo mai perso. Ma la strada è lunga".

E Theo ci arriva da campione consolidato: "Sono qui da un anno, calcisticamente il più bello della mia vita. Vivo un sogno. Dopo le difficoltà degli ultimi due anni non mi aspettavo una crescita così rapida, ma so che giocatore sono, so le mie qualità. Quando sono arrivato l’ho detto: voglio diventare il miglior difensore laterale. Ce ne sono molti e forti in quel ruolo, ma dopo un anno così ho capito che posso riuscirci".

Merito anche di Paolo Maldini, che lo ha voluto fortemente: "Devo però continuare a lavorare. Lo devo a Maldini che mi ha voluto, ai miei compagni che mi aiutano e al mio allenatore che mi sta facendo crescere. Da ragazzino ho fatto qualche stupidaggine, ma in realtà mi considero tranquillo e allegro. Maldini per me è stato fondamentale, quando mi ha chiamato non ho avuto dubbi. Il Milan è il Milan. E poi c’era lui, un campione assoluto. I suoi consigli sono preziosissimi".

In cosa deve migliorare: "Nella fase difensiva e nella concentrazione, Pioli me lo dice sempre".

Sull'importanza di mister Pioli: "Da quando è arrivato le cose sono state chiare. Ci ha detto cosa fare e come farlo. È arrivato in un momento molto difficile, non vincevamo e la tifoseria non era contenta. Siamo cresciuti moltissimo. La squadra, ma anche io personalmente. È eccezionale. Quando è uscita la notizia che poteva andarsene, non ho capito perché: stava facendo benissimo. Ma per fortuna è rimasto. E ora siamo lassù".

Ora siete convinti anche a parole: "In un anno è cambiato tutto, ora ci sentiamo più forti in campo. Adesso giocare al Milan è bello e divertente".

Sulla compagna Zoe: "Ho conosciuto una ragazza che mi ha reso felice, in Italia mi sento a casa anche perché ho incontrato lei. Mi ha fatto vedere cose che non conoscevo, però continuo a vivere a Como, a Milano per vivere c'è troppa gente. E poi ho i miei 3 cani, hanno bisogno di spazio. E anche io".

Sulla Nazionale: "A volte gli allenatori hanno le loro idee e i loro giocatori, però onestamente dopo un'annata così mi sembrava.. Continuerò a lottare perché mi chiami. Il mio obiettivo è l'Europeo e ho un anno per riuscirci".

L’obiettivo del club è ormai noto: "Sono felice, è come casa mia. Sono qui per tornare in Champions. Col Milan. C’è feeling, con l’allenatore e tra noi. Sarà dura, ma vogliamo farcela. E possiamo. E se succede mi tingo i capelli di rosso e di nero. In mezzo, lo scudetto del Milan".

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