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Tatarusanu: “Ho un buon rapporto con Maignan. Sui rigori nel derby…”

Ciprian Tatarusanu

Ciprian Tatarusanu, portiere del Milan, ha rilasciato una lunga intervista ai canali ufficiali del club rossonero: ecco le sue parole

Enrico Ianuario

Intervenuto ai microfoni di 'Milan Tv', Ciprian Tatarusanu ha rilasciato delle dichiarazioni. Queste le parole del portiere rossonero.

Sul ruolo di secondo: “Durante la mia carriera ho sempre giocato, avevo compagni di squadra che non giocavano. Non puoi capire finché non ti trovi in quella posizione lì. È davvero una posizione difficile, però io sono contento perché riesco ad allenarmi anche sapendo che la domenica non giocherò. Forse anche per questo quando è arrivata l’opportunità mi sono fatto trovare prontissimo”.

Il rapporto con Maignan: “Dall’inizio il nostro rapporto è stato molto buono, quando Mike è arrivato io, parlando francese, ho fatto di tutto per aiutarlo, per mostrargli quello che vogliono i preparatori dei portieri e quello che chiede il campionato italiano. Lui è stato molto bravo, perché da subito ha fatto molto bene. Purtroppo si è fatto male, anche Plizzari, mi dispiace per loro. Anche io sono stato infortunato in passato, so cosa vuol dire avere un infortunio che ti tiene fuori 2-3 mesi. Antonio (Mirante, ndr) già lo conoscevo, è un portiere con molta esperienza. Ci troviamo bene, lavoriamo bene, abbiamo un buon rapporto con i preparatori. È importante essere felici perché siamo qua ogni giorno e ci deve piacere quello che facciamo”.

Il rigore parato a Lautaro nel derby: “Quando rimani alla storia per una cosa positiva è piacevole. Ti rende felice. Parare un rigore è qualcosa di speciale, pararlo in un derby lo è ancora di più. Poi quando pari un rigore e la squadra ottiene qualcosa di positivo è ancora meglio. Il rigore di Lautaro è stato un bel tiro, forte, angolato. Sono stato bravo a spingere forte e parare, però diciamo che 50% è mezzo sbagliato e 50% è una bella parata, perché non si può dire che è stata al 100% solo la mia parata”.

Sul rigore di Calhanoglu: “Se in una partita non pari il primo rigore non succede nulla, dopo se ce n’è un altro e non lo pari…La gente si aspetta che uno dei due lo pari, ma non è facile. Ho visto prima della partita come calcia, Calhanoglu è stato qua e quindi sapevo come calcia… Però in partita si cambia. Un conto è in allenamento, un altro è un tiro in un derby con 80mila persone in tribuna”.

Sulla nazionale: “Certo, ho seguito il percorso della mia squadra nazionale. Sono dispiaciuto perché hanno perso la qualificazione in casa con l’Islanda. Bastava solo un gol per avere la possibilità di giocare i Play Off. Poi, certo che faccio il tifo per l’Italia. Gioco al Milan in Italia, la squadra campione d’Europa. Ci sono compagni di squadra che giocano in nazionale, voglio che l’Italia si qualifichi al Mondiale perché è una grande squadra, lo merita. Un Mondiale senza Italia è brutto”.

Se ha qualche rituale prima del riscaldamento: “Prima di iniziare il riscaldamento sono sempre un po’ emozionato, però con il riscaldamento va via. Non faccio nulla di speciale”.

Sulla Fiorentina: “Ho giocato per tre anni a Firenze, una bella città, uno stadio molto molto caldo con tifosi molto appassionati. Mi fa piacere quando torno al Franchi, spero di fare una grande partita e di vincere”.

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