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Spina: “Abbiamo la responsabilità di rappresentare un club come il Milan”

Elisabet Spina Milan Femminile
Elisabet Spina, Head of Women’s Football del Milan, è intervenuta nel corso di una conferenza all'Università di Harvard
Fabio Barera Redattore 

(fonte: acmilan.com) Nottingham, UK, 1 febbraio 2024 – Da una parte, l’impegno costante di AC Milan nei confronti del proprio Settore Femminile. Dalla Prima Squadra alle categorie giovanili. Dall’altra, quello della condivisione dei valori positivi dello sport e nella lotta a ogni forma di pregiudizio. Come sintetizzato all’interno del Manifesto RespAct per equità sociale, uguaglianza e inclusività.

Per questo motivo il Club è stato invitato, nella figura della Head of Women’s Football Elisabet Spina, a partecipare oggi alla “The Weatherhead Center at Harvard University and the Nottingham Forest Conference on anti-racism and gender equality”. Per parlare dell’evoluzione del calcio femminile nel contesto italiano ed europeo, della visione e dell’impegno di AC Milan nel contribuire attivamente alla sua crescita e delle opportunità offerte per la condivisione di valori come quello della parità di genere.


Milan, le parole di Elisabet Spina all'Università di Harvard

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Nel corso del suo intervento, all’interno del panel “Professional Group on Elevating Women’s Football”, Spina ha dichiarato: “Come AC Milan, abbiamo la responsabilità di rappresentare nel miglior modo possibile i valori di un Club così storico. Ciò significa costruire un progetto credibile per le future generazioni e continuare a porci le giuste domande per crescere sempre di più in ogni aspetto.  Siamo felici di partecipare a un evento come questo, che ci permette di veder riconosciuti a livello internazionale il nostro impegno e i nostri investimenti”.

Da sempre, al fianco di obiettivi prioritari come la competitività sportiva e il rafforzamento di un progetto che sia credibile e sostenibile nel tempo. Il Settore Femminile rossonero è anche un veicolo efficace per la condivisione di determinati valori, come quello della “gender equality”.

AC Milan è stato il primo club italiano a versare i contributi alle proprie calciatrici sin dalla stagione 2018/19. Ben prima dell’arrivo del professionismo – e quindi dell’obbligatorietà – nel 2022. Tra le iniziative realizzate in questo senso, la pubblicazione del Manifesto #WeAllAreFootball per mitigare la conflittualità di genere. Che ha portato a interventi diretti sulle infrastrutture e sulla logistica, nonché l’organizzazione di incontri con psicologi ed educatori per stimolare un dialogo costruttivo e assicurare a tutte le tesserate e i tesserati un ambiente accogliente e sicuro, libero da qualsiasi bias di genere.

Le calciatrici della Prima Squadra Femminile, inoltre, sono da anni protagoniste anche di “Tutti i colori dello sport”. Programma di incontri valoriali con studenti e studentesse delle scuole secondarie nazionali e internazionali. Attraverso i progetti del programma Sport for All di Fondazione Milan, la famiglia rossonera promuove inoltre l’accessibilità alla pratica sportiva. E l’empowerment femminile di giovani ragazze in tutto il mondo, dal Kenya fino al Pakistan. LEGGI ANCHEMercato Milan - Difensore, proposto in extremis Fasson: c'è un ostacolo ... >>>

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