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Milan, Pioli: “Sento spesso giocatori e società. Maldini, che forza!”

Stefano Pioli, tecnico del Milan (credits: GETTY Images)

Stefano Pioli ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Milan TV. L'allenatore rossonero ha parlato del periodo di pausa forzata dai campi causa covid-19

Giacomo Giuffrida

NEWS MILAN - Dopo le anticipazioni di ieri all'Ansa, i colleghi di Milan TV hanno pubblicato l'intervista completa di Stefano Pioli. Il tecnico rossonero in questo periodo di lunga pausa dal campionato, causa coronavirus, parla proprio della nostalgia del campo e degli allenamenti giornalieri, oltre che delle partite settimanali. Ecco le sue dichiarazioni.

La nostalgia della quotidianità: "Mi manca tutto, perché siamo da tanti anni in questo ambiente e dunque ci manca la quotidianità di stare nello spogliatoio. Stare coi giocatori, con i collaboratori, allenarsi… Ci manca tanto. Però sto trovando il modo di far passare le giornate. Io sento musica tutto il giorno, la musica mi rende felice. Parlo molto con la mia famiglia. Faccio i lavori di casa, guardo tante serie TV e filmati di sport. Mi tengo informato, sono curioso. Sento i miei collaboratori, la società. Purtroppo tante gente soffre e sta combattendo, c’è preoccupazione ovviamente".

Su Paolo Maldini e il figlio Daniel positivi al coronavirus: "Sapevo che aveva l’influenza e non era stato presente negli ultimi giorni proprio per questo. Con lui ci sentiamo quotidianamente. Sta dimostrando di essere un campione anche in questa situazione, l’ha affrontata con forza e con lo spirito giusto. Con la voglia di combattere e di superare tutto. Sono contento che la situazione si stia risolvendo nel modo migliore".

La solidarietà del Milan: "Noi che possiamo aiutare ed essere solidali dobbiamo farlo in questa situazione drammatica per il Paese. Coi nostri comportamenti e anche a livello economico possiamo dare, visto che siamo fortunati. Possiamo collaborare e dare grande solidarietà a chi sta facendo un lavoro incredibile".

I ricordi del passato, tra Stefano Borgonovo e Gaetano Scirea: "Ragazzi splendidi. Gaetano era il capitano della Juventus di Tardelli, Paolo Rossi, Platini eccetera che vinceva in Italia e in Europa. Io arrivai a 18 anni dal Parma, dalla Serie C. Mi prese sotto le sue ali, era un punto di riferimento. Aveva eduzione, rispetto e passione in quello che faceva. Spesso mangiavo a casa sua, era una persona speciale. Borgonovo simpaticissimo, sempre felice e pronto allo scherzo. Sono persone che mi hanno lasciato qualcosa e mi hanno migliorato".

Sull'importanza di rimanere a casa per combattere il coronavirus: "Ora non ci sono più dubbi, rimanere in casa significa salvare delle vite. Gli operatori sanitari sono eroi, sono i nostri angeli. Siamo fortunati che possiamo stare a casa con la famiglia e fare cose che magari non possiamo godere normalmente. È una prova di responsabilità, senso civico e rispetto. Stiamo a casa e facciamolo con la giusta attenzione".

Messaggio finale di Pioli verso i tifosi del Milan: "Saluto con un abbraccio affettuoso tutti i nostri tifosi. Auguro che le cose possano andare bene a tutti e che le cose possano migliorare velocemente. Spero che ci potremo rivedere a San Siro, sarà un momento di grande entusiasmo e partecipazione. I nostri tifosi ci hanno dato sempre calore e affetto unici".

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