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Papin: “Giocare nel Milan un privilegio. Ecco un aneddoto su Desailly”

Jean-Pierre Papin, ex attaccante del Milan (credits: GETTY Images)

Jean Pierre Papin, ex attaccante rossonero, è intervenuto sul canale Twitch del Milan. Queste le sue dichiarazioni e un retroscena

Renato Panno

Jean-Pierre Papin, ex attaccante rossonero, è intervenuto sul canale Twitch del Milan. Queste le sue dichiarazioni e un retroscena.

È vero che hai messo una buona parola per l’acquisto di Desailly? “Vero, Berlusconi voleva Marcel e mi ha chiesto notizie su di lui. Gli ho detto belle cose, per me era uno dei più forti contro cui avevo giocato”.

Il suo lavoro da allenatore: “Per me il calcio è una passione, un qualcosa di importantissimo. Senza calcio la mia vita è diversa, ho bisogno di questo per vivere tutti i giorni”.

L’esplosione dei talenti in Francia: “Perché abbiamo una filosofia per i giovani quasi perfetta. L’abbiamo da 15 anni e oggi penso che abbiamo buonissimi giocatori a livelli alti. Abbiamo una filosofia che tanti hanno copiato, sarà un vantaggio anche per i prossimi anni”.

Cosa ti ha lasciato il Milan? “Il Milan è stato insieme al Marsiglia la migliore cosa avuta nella mia carriera, per me è stato un privilegio giocare in questa squadra, con questi giocatori, con Berlusconi e Galliani. Il Mio più grande rimorso è essere andato via perché non giocavo abbastanza, per me è stato un grandissimo errore. Non avevo capito la filosofia del Milan, me l’ha spiegata Capello quando sono andato via. Se me l’avesse spiegata prima non sarei andato via. È stato un errore”.

Il tuo primo giorno a Milanello: “È stato un sogno, era la prima volta che entravo in un centro sportivo del genere. Mi sono detto “In questo centro possiamo fare grandissime cose”. Era tutto perfetto. Avevo 29 anni, era magnifico”.

Un parere su Mike Maignan: “È uno dei migliori portieri che abbiamo in Francia, se il Lille è diventato campione è anche merito suo. Fa cose grandi, un po’ come Donnarumma. Si somigliano, è un portiere fantastico”.

Cosa ne pensi di Olivier Giroud, ad oggi un giocatore del Chelsea? “Olivier è un amico, per me è un giocatore importantissimo. Lui fa sempre gol, quando è in Nazionale fa gol, al Chelsea fa gol, in Champions è capace di fare 4 gol in una partita. Ma gioca poco, non me lo spiego. Quando hai un giocatore come Giroud non puoi lasciarlo in panchina”.

Gli ultimi anni di Van Basten calciatore, che ricordo hai di quella vicenda umana e sportiva? “Uno dei più forti con cui ho giocato, ero venuto al Milan anche per questo. Per me è stata una delusione non poter giocare con lui, sognavo la coppia Papin-Van Basten e purtroppo l’abbiamo vista solo 2-3 volte. Mi ricordo quando gli ho fatto due assist contro il Goteborg, anche se non ho segnato mi sono divertito. Ero al Milan anche per quello”. Le Top News di oggi sul mercato del Milan: Giroud a un passo, offerta del Milan per Isco

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