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INTERVISTE

Galli: “Milan, Lopetegui profilo interessante: vi rivelo i suoi pregi”

Panchina AC Milan Lopetegui intervista Filippo Galli
Filippo Galli, ex difensore ed ex dirigente del Milan, ha parlato del possibile arrivo di Julen Lopetegui sulla panchina rossonera in estate
Daniele Triolo Redattore 

Filippo Galli, ex difensore ed ex dirigente del Milan, ha parlato del possibile arrivo di Julen Lopetegui sulla panchina rossonera nella stagione 2024-2025. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni in un'intervista in esclusiva rilasciata a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola.

Milan, Galli parla di Lopetegui e del suo possibile arrivo in rossonero

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Sul passato di Lopetegui: «Se diventerà il prossimo allenatore del Milan, si presenterà con una Europa League vinta dopo aver battuto l’Inter in finale. Come biglietto da visita non è male ...».


Sui flop di Real Madrid e Porto di Lopetegui e sulla possibilità che non sia l'uomo giusto per il Milan: «Questo lo dirà il campo. È vero, al Madrid e al Porto le cose per lui non sono andate bene, però da Commissario Tecnico della Spagna ha ottenuto grandi risultati, proponendo un calcio spettacolare, e a Siviglia ha vinto. Se il Milan cerca un tecnico con esperienza e capacità di lavorare con i giovani, Lopetegui può essere un profilo interessante».

Sui pregi di Lopetegui: «La proposta di gioco offensiva anzitutto: San Siro e i tifosi del Milan sono abituati a vedere bel calcio. Lopetegui va in questa direzione e non dimentichiamoci che appartiene alla scuola basca: da Xabi Alonso ad Arteta e Unai Emery, in tanti stanno facendo benissimo. Lopetegui è un allenatore moderno, che costruisce le sue squadre secondo i principi del calcio posizionale. E al Milan troverebbe una squadra “predisposta” grazie al lavoro di Stefano Pioli».

"Ibrahimović lo proteggerà e metterà nelle condizioni migliori"

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Sul cambio Pioli-Lopetegui che potrebbe suonare come una 'rottura con il passato': «No, non credo. Penso che il Milan abbia deciso di voltare pagina perché la società considera finito il ciclo di Pioli, che era e resta apprezzato nel club. Purtroppo quando i risultati non arrivano pagano sempre gli allenatori ...».

Sul rischio che corre il Milan a non affidarsi a un allenatore italiano: «Di certo per Lopetegui non sarà facile. Ha esperienza, ma non conosce l’Italia: da noi si gioca un calcio molto tattico e strategico allo stesso tempo, all’inizio potrebbe faticare».

Sul ruolo di Zlatan Ibrahimović nella scelta di Lopetegui: «Quello che conta è che la scelta venga condivisa da tutto il management, con Ibrahimović in testa ovviamente. Se sarà così non ho dubbi: Zlatan lo proteggerà e lo metterà nelle condizioni migliori». LEGGI ANCHE: Milan, esplode la protesta della Curva Sud: la dura nota ufficiale di avvertimento al club >>>

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