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EUROPA LEAGUE

Milan, Simone: “Pioli parole stonate. Rennes? Ecco il pericolo numero uno”

Conferenza Stampa Milan-Rennes Europa League 2023-2024 Pioli
Marco Simone, conosce bene sia il Milan che il Rennes. Ecco la sua lunga intervista a 'La Gazzetta dello Sport'. Le sue parole su Pioli
Emiliano Guadagnoli Redattore 

Milan e Rennes, fino a oggi, non si sono mai visti, nemmeno in amichevole. Marco Simone, conosce i rossoneri della Bretagna li conosce eccome. Una doppietta al primo faccia a faccia e 11 sfide in totale, il club affrontato più spesso nella seconda vita da attaccante tra Psg, Monaco e Nizza, dopo nove stagioni al Milan. Ecco le sue parole sulla sfida di Europa League, rilasciate a 'La Gazzetta dello Sport'.

«E vi dico che non sarà una partita facile. Le francesi nelle coppe si esaltano, il Rennes è una buonissima squadra con grandi fiammate di entusiasmo. In coppa può diventare pericolosa».


Sulle insidie principali: «Squadra dinamica, di qualità. Veloce, molto forte fisicamente. E con un ottimo allenatore che ha idee interessanti e poco “francesi”: Stéphan non lavora solo di transizione, anche se i suoi giocatori sono bravissimi a ripartire, ma costruisce, gioca».

Sugli uomini da tenere d’occhio: «Kalimuendo fa la differenza. E Santamaria, che ho lanciato quando allenavo il Tours: grandissimo lavoratore dai piedi buoni. Ecco, più che dei singoli mi preoccuperei del loro modo di stare in campo. E della loro solidità: non perdono da 8 partite. Di fronte però avranno un Milan in grandissima salute, psicologica e fisica, una squadra che sta viaggiando a ritmo scudetto. Senza quel mese un po’ così, oggi il Milan starebbe incollato all’Inter».

Sulla posizione in classifica del Rennes in Serie A: «Subito dopo le prime 4-5. Può sembrare un nome non particolarmente eccitante a livello internazionale, ma in Francia è sempre stata una bella realtà, e negli ultimi anni è cresciuta molto. Dovessi paragonarla a un’italiana dei miei tempi direi la Samp: una squadra che ha potenzialità per dare fastidio alle favorite».

Sulle parole di Pioli che ha scelto Leverkusen, Liverpool e Atalanta come favorite: «Parole che suonano un po’ stonate. In Champions il Milan non poteva essere una favorita, ma in Europa League lo è assolutamente. E il merito ovviamente è anche di Pioli, che da quando lo allena sta facendo benissimo».

Sulla possibile conferma di Pioli: «Sul mercato ci sono alternative intriganti come Conte, e a me piacerebbe vedere un giorno De Zerbi sulla panchina del Milan, perché è il tecnico che apprezzo di più. Pioli però lo terrei, sta facendo un ottimo lavoro anche in questa stagione. Sarei curioso di vederlo all’opera con più armi a disposizione, magari con un attaccante forte ma giovane».

Su De Ketelaere: «Se parliamo di talenti, farei una riflessione su De Ketelaere: era e si sta dimostrando un talento, complimenti a chi lo ha preso. Andava aspettato. Aveva tutto per diventare un big come Maignan, Theo e Leao».

Su Leao: «Chi si aspetta da lui 20 gol a stagione è fuori strada. Leao è un giocatore da 40 assist e 9-10 gol, e gli assist pesano quasi quanto i gol. Non gioca vicino all’area, non riceve, ma quando parte dalla metà campo è devastante. Io ho sempre giocato da seconda punta, però dopo il ritiro di Van Basten diventai centravanti e segnai 21 gol, mai così tanti in una stagione al Milan. Un tentativo con Rafa, in effetti...». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan - Ecco il bomber da 40 gol

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