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Milan, l’esperto: “Rischi peggiori della Juventus. Penalizzazione e sulle Coppe…”

Cessione AC Milan Elliott RedBird PIF
Matera, professore ordinario di diritto comparato ed ex vice procuratore generale del Coni, ha parlato della vicenda che riguarda il Milan
Emiliano Guadagnoli Redattore 

C'è un'indagine in corso sulla cessione del Milan da Elliott a RedBird, avvenuta nell'estate 2022. La Guardia di Finanza forte del decreto di perquisizione firmato dai sostituti procuratori Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi, si è presentata nella sede del Milan, in Via Aldo Rossi. Contestualmente, la Procura di Milano ha notificato l'informazione di garanzia a quattro indagatiIvan Gazidis, ex amministratore del Milan, Giorgio Furlani. Pierluigi Matera, professore ordinario di diritto comparato ed ex vice procuratore generale del Coni, ha parlato proprio della vicenda che sta riguardando il Milan. Ecco la sua intervista a 'Tuttosport'

Inchiesta sul Milan, il parere di Matera

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«Mi preme un antefatto, intanto: il cosiddetto “vendor loan” e i veicoli lussemburghesi attraverso cui, nell’estate del 2022, è stata perfezionata la cessione del club da Elliott a RedBird rappresentano un modo di operare abbastanza tipico nel mondo della finanza». 


Matera e la tesi della Procura di Milano

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«In assenza della cosiddetta “scrittura di verità”, ovvero del contratto dissimulato che viene sottoscritto quando si procede a una vendita simulata, all’accusa serviranno altre prove. Alcune di quelle che trapelano in queste ore mi sembrano evanescenti: la coincidenza dell’indirizzo nel Delaware, per esempio, riguarda i due fondi in questione così come circa il 70% delle principali società americane. La conferma di alcune figure nel passaggio da vecchio a nuovo management è già più suggestiva, ma immagino che la Procura abbia in mano anche altro».

Su se è sufficiente per contestare un reato: «Si tratta di un’accusa complessa da sostenere anche attraverso la tesi più importante, ovvero quella secondo la quale Elliott si sarebbe comportato da proprietario e non da creditore nella trattativa con il fondo arabo Pif per una possibile trattativa di cessione. Quella, per la Procura, sarebbe una sorta di condotta confessoria, ma ce ne passa… Elliott e RedBird non sono piccoli fondi, ma giganti globali che portano abitualmente avanti strategie aggressive e che, quando citati in giudizio, “vincono” praticamente sempre».

Sulla possibile conclusione della vicenda: «In ambito penale, a meno che si trovi la già citata “scrittura di verità”, sempre che esista, o altre prove, Elliott e RedBird hanno molte armi per difendersi dall’accusa».

Sul lato sportivo: «Il discorso è differente, l’abbiamo già visto con il caso Juventus dell’anno scorso: il procedimento deve essere più veloce e si concluderà prima ancora della formazione delle prove nel penale, ammesso che ci si arrivi. E così gli articoli 4, 31 e 32 comma 5 del Codice di Giustizia Figc possono portare ad ammenda e penalizzazione. In che termini? Se si crede alla ricostruzione di una proprietà “schermata”, lo scenario è certamente più grave rispetto a quello di qualche plusvalenza che ha portato al -10 per il club bianconero. Poi c’è il fronte Uefa: la tesi della contemporanea proprietà di Milan e Lille, secondo l’articolo 5, può portare anche all’esclusione dalle coppe». LEGGI ANCHE: Rinnovo Camarda, Milan, Inter e non solo. Il dibattito tra Pellegatti e Biasin

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