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INTERVISTE

Milan, Lazetic confessa speranze e ambizioni. Poi parla di Ibra, Leao e Giroud

Intervista Lazetic AC Milan
Marko Lazetic, attaccante del Milan in prestito al Fortuna Sittard, ha rilasciato un'intervista a 'gianlucadimarzio.com'. Le dichiarazioni
Daniele Triolo Redattore 

Marko Lazetic, classe 2004, attaccante serbo di proprietà del Milan ma attualmente in prestito al Fortuna Sittard, in Olanda (176' in 9 presenze tra Eredivisie e coppa nazionale), ha parlato, in esclusiva, per 'gianlucadimarzio.com'. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Milan, parole al miele di Lazetic: la sua intervista

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Lazetic sul suo arrivederci al Milan: "Andare via in prestito non è mai facile. Il mio obiettivo è quello di migliorare ogni giorno grazie al duro lavoro. Spero di tornare al Milan. A volte bisogna fare la gavetta prima giocare in squadre come il Milan. Se il mio obiettivo è tornare per fare il titolare? Assolutamente sì, al 100%”.


Sull'Europa League: "È una bella lotta con tante grandi squadre che possono vincere. Alla fine chi alzerà la coppa? Dai, la risposta la sapete già: il Milan! I rossoneri passeranno il turno al 100% contro la Roma. Conosco la squadra e i giocatori. Conosco la squadra e i giocatori, anche i nuovi perché mi sono trasferito in Olanda dopo il loro arrivo. Mi sono allenato con Ruben Loftus-Cheek, Samuel Chukwueze e Tijjani Reijnders che sono ragazzi e giocatori eccezionali. E poi Christian Pulisic ... mamma mia che stagione che sta facendo! Tutti loro hanno reso il Milan più forte di prima e grazie a chi c'era già come Theo Hernández, Fikayo Tomori, Malick Thiaw, Mike Maignan ... I rossoneri hanno davvero ottime possibilità di vincere l'Europa League. Appuntamento con il Liverpool a Dublino? Poco importa l'avversario in finale, i rossoneri per me vincono la coppa”.

Sul suo futuro: "Spero di poter tornare al Milan il prima possibile ma sono consapevole del fatto che ci sono ancora alcuni step da fare. Io farò di tutto per continuare a migliorare. Ma prendo le cose come vengono, penso alla giornata e poi vediamo. Da quando sono andato via sono migliorato in tre cose: lavoro più sodo, ho capito come stare in certi ambienti e sono cresciuto in esperienza. Questo non significa che prima non davo tutto. Chi mi conosce sa che sono un grande lavoratore, Ma sono ancora giovane e fisicamente devo ancora crescere. Se continuo così posso diventare un grande giocatore".

Sul suo debutto in rossonero: "Feci il mio esordio in rossonero a San Siro in Coppa Italia contro l'Inter e poi in Serie A con la Cremonese. Giocare in uno stadio come San Siro davanti a quei tifosi è stato pazzesco".

Su Zlatan Ibrahimović: "È stato bellissimo allenarsi con Zlatan, perché è una persona fantastica. E poi parla la mia stessa lingua ... Tutti i giorni lo guardavo per rubargli delle cose e aggiungerle al mio bagaglio tecnico. Purtroppo non ci siamo allenati molto insieme perché lui è stato infortunato per quasi tutta la stagione. Per quel poco che l'abbiamo fatto, mi ha dato tanti consigli su come calciare in porta. E questo mi ha fatto migliorare. E questo mi ha fatto migliorare anche se le critiche non sono mancate, lo conoscete tutti Ibra, no? (ride n.d.r). Zlatan è molto severo ma lui vuole solo il meglio per ciascuno di noi".

"Leão impressionante, faccio il tifo per Jović. Non sono come Mitrović"

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Su Rafael Leão e Olivier Giroud: "Potenza e capacità fuori dal comune: Rafa è impressionante. Ha il talento per diventare il miglior giocatore al mondo. Non voglio dire che sia il miglior giocatore della rosa perché quello spogliatoio è pieno di giocatori di livello mondiale. Tutti sono importanti. Il Milan non sarebbe il Milan senza ciascuno di loro. Poi certo, Rafa ha qualcosa di diverso ... Giroud? Olivier è un giocatore straordinario e una grande persona, purtroppo calcisticamente è sottovalutato. I suoi gol contro l'Inter due stagioni fa ci hanno portato lo Scudetto. Quella fu anche la mia prima convocazione a San Siro".

Su Luka Jović"Luka è serbo come e ogni volta che entra in campo faccio il tifo per lui. Poi se hai giocato nel Real Madrid vuol dire che sei un grande calciatore e lui lo è. Spero però che Pioli lo faccia giocare di più e che continui a segnare ...".

Sul suo stile di gioco: "Io non m'ispiro a nessuno attaccante in particolare. Amo osservare tanti giocatori con caratteristiche diverse perché così impari. Però una cosa è certa: non ho niente a che vedere con Aleksandar Mitrović che è un centravanti vero e proprio, un grande finalizzatore. A me però piace attaccare lo spazio e cercare l'uno contro uno. Tutto questo verrà con il tempo". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Nuovo centrocampista, idea Højbjerg: le ultime news >>>

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