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Bologna, De Silvestri: “Mihajlovic mi voleva al Milan. Su Zirkzee …”

Lorenzo De Silvestri, calciatore del Bologna (getty images)
Lorenzo De Silvestri, capitano del Bologna, ha rilasciato una lunga intervista raccontando un retroscena di mercato sul Milan
Fabio Barera Redattore 

Lorenzo De Silvestri, capitano del Bologna, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di 'Radio Serie A' con Alessandro Alciato, raccontando tanti aneddoti e un retroscena di mercato sul Milan. Ecco, dunque, alcuni estratti interessanti.

Bologna, De Silvestri: "Thiago Motta è un grande allenatore"

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Su Thiago Motta: “Il mister è arrivato in un momento delicato per noi, ma ha portato subito un tipo di gioco innovativo. Ci ha dato tanta consapevolezza, con i giovani è stato importante per la loro crescita. Chiunque giochi lo fa con una fiducia importante, non conta solo l'individuo, ma la squadra, e questo è merito suo. Sa scindere bene i momenti, ci lascia liberi quando è giusto che sia così, in campo e fuori, però poi nel rispetto delle regole è anche molto ferreo e vuole il massimo. Fuori dal campo ci sono regole, anch’io cerco di farle rispettare: da evitare i ritardi, polemiche alle sostituzioni, piccole cose, ma importanti per mantenere disciplina in un gruppo. Thiago Motta è un grande allenatore, l’ho visto spesso far cambiare atteggiamento alla squadra durante gli intervalli, riuscendo a toccare i nervi giusti sia con la scelta delle parole sia nei cambiamenti in campo”.


De Silvestri: "Potevo andare con Mihajlovic al Milan"

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Su Sinisa Mihajlovic: “Ricordo tutti i giocatori importanti passati, ma anche Sinisa, che ha portato un cambiamento da quando è arrivato. Quando è andato al Milan mi voleva portare con lui. Ha portato innovazione e un modo spavaldo di interpretare le partite, ci ha cambiato molto lo stato d’animo e la consapevolezza, dando importanza a livello internazionale al Bologna. La sua malattia ci ha unito, l’anno scorso feci un discorso alla squadra, ricordai loro l’importanza di aver superato e gestito momenti del genere. Siamo diventati maturi, è stata una cosa che ci ha lasciato grande maturità. Momento più dolce? Fuori dal campo ricordo quando lo andammo a trovare fuori dall’ospedale, era lì da 40 giorni. Quello è stato un momento emotivo fortissimo, vidi la gioia nei suoi occhi. La sua scomparsa? Non riesco ancora a parlarne al passato, per me è stato un padre calcistico. Sinisa è stata una persona vera, con pregi e difetti, ma vera”.

Su Joshua Zirkzee: “Joshua è un attaccante moderno, mi piace definirlo ‘pop’. È moderno perché lega il gioco e dialoga con la squadra, è un leader tecnico perché si prende grandi responsabilità. Gli auguro il meglio perché sta lavorando tanto. Abbina allo strapotere fisico una tecnica meravigliosa, ha cambiato modo di allenarsi: quest’anno lo sta facendo in maniera incredibile". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan - Camarda firma a luglio? Non c'è ancora l'accordo ... >>>

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