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Adani: “Milan meno brillante, ma Ibra è la medicina di cui Pioli necessita”

Daniele Adani, ex calciatore (getty images)

Daniele Adani, ex calciatore e oggi opinionista, ha rilasciato delle dichiarazioni sul Milan di Stefano Pioli e sulla lotta scudetto

Enrico Ianuario

Intervenuto ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport', Lele Adani ha rilasciato una lunga intervista. L'ex difensore, oggi opinionista, ha parlato della lotta scudetto che vede coinvolte Milan, Napoli e Inter, senza dimenticare la Juventus. Queste le sue dichiarazioni.

Se la Juventus può lottare per lo scudetto: "Come ho sempre detto dall'arrivo di Vlahovic, la Juve per forza e profondità della rosa non può, ma deve puntare allo scudetto".

Quota per il primo posto a 84 punti: "Non sono mai stato un fan delle tabelle. Prima di Salernitana-Milan o Genoa-Inter, sono sicuro che la quota scudetto fosse di almeno 85 punti. Ora per alcuni è 84, domani magari a 81. Ma le variabili o gli imprevisti sono troppi e impronosticabili. Questo campionato ci sta dando a non dare nulla per scontato".

Se la Juve, dunque, non è fuori dai giochi: "Assolutamente. La Juve ha con l'Inter la rosa più attrezzata. La domanda da farsi è perché abbia questo distacco, non se possa colmarlo. Perché prima del fischio d'inizio parte favorita praticamente contro tutti".

Se la Juve può vincere tutte le restanti partite: "Potenzialmente sì, ma se è quella vista sinora, per esempio in coppa con la Fiorentina mercoledì, no. Perché se è vero che ha ritrovato mentalità e continuità, non ha alzato il livello del gioco".

Adani sulla Juve che subisce pochi gol: "Sicuri? Io credo che conceda invece ancora troppo in rapporto ai pochi rischi che vuole prendere soprattutto a quanto produce offensivamente, a dispetto della presenza di un fuoriclasse come Vlahovic. La Juve ha il decimo attacco della Serie A: può puntare allo scudetto con il materiale che ha, ma solo se migliora nella filosofia di calcio".

Su Napoli, Milan e Inter che non hanno Vlahovic: "Vlahovic fa la differenza perché a ogni pallone che tocca crea un potenziale pericolo. E riesce a farlo anche adesso che non è sfruttato al massimo del suo potenziale. Può bastare in alcune partite, ma lo sarà sempre? Per questo credo che una Juve con una proposta diversa non possa che aumentare anche il rendimento di Dusan ed essere più micidiale".

Adani sull'Inter: "Per due terzi di stagione il gruppo di Inzaghi ha fatto qualcosa di straordinario. Ora ha come un rigetto naturale, quasi comprensibile per stanchezza. Fatica a segnare, ma se lasciamo da parte il derby di Coppa Italia, ha sempre prodotto tanto in attacco e non ha perso identità. Per questo penso che possa riprendersi quando conta. Ecco, la sfida cruciale per l'Inter sarà proprio quella contro la Juve nello scontro diretto: servirà una prova di autostima, perché chi si sente forte non ha paura di chi sta dietro".

Sul Napoli: "Credo che sia una squadra finalmente pronta per vincere, grazie al lavoro di Spalletti. Tra Cagliari e Roma il Napoli è riuscito a portare a casa tre punti in più di quanto forse avrebbe meritato. Ora ha la supersfida con il Milan: vincesse, avrebbe una spinta pazzesca".

Adani sul Milan che ha perso due occasione contro Salernitana e Udinese: "Come l'Inter, è meno brillante di prima. Ma attenzione: tornerà Ibra, che è la medicina di cui Pioli ha bisogno. Se Ibrahimovic riuscirà a ripetere quello che ha fatto nel 2020, quando arrivò e diede un'identità a un Milan confuso, allora occhio ai rossoneri: anche oggi Zlatan può rigenerare tutta la squadra".

Se la rimonta della Juve è possibile: "La sua versione migliore sì, ma non l'abbiamo ancora mai vista. La peggiore, invece, deve stare pure attenta all'Atalanta per il quarto posto. Perché in fondo, i nerazzurri vincendo il recupero hanno gli stessi punti della Juve".

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