Durò 59 giorni la trattativa che portò il Milan dalle mani di Giuseppe Farina a quelle di Silvio Berlusconi, l’11 febbraio del 1986. In due mesi si susseguirono nomi di possibili investitori, nomi di avvocati, di cordate e cifre che moltiplicarono la curiosità e l’interesse sulla trattativa che avrebbe portato alla cessione della società rossonera. A distanza di 30 anni la storia si ripete con l’unica differenza che oggi i misteriosi di investitori arrivano da Oriente, dalla Cina.
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Cessione Milan – Dopo 30 anni gli stessi misteri, eppure…
Trent'anni fa il Milan a Berlusconi. La trattativa non fu semplice e per molti versi ricorda quella attuale con i cinesi, con tutti i suoi misteri.
Trent’anni fa, come oggi, non si conobbe il nome del nuovo proprietario del Milan fino a poche ore dalla firma. Certamente, fin dai primi giorni Berlusconi fu il principale candidato a diventare il ventesimo presidente rossonero ma furono molti i colpi di scena che complicarono la trattativa.
Gli ultimi giorni di gennaio furono quelli decisivi ma anche quelli più critici, si avvicinava infatti, 12 febbraio, termine ultimo possibile per la nomina del nuovo presidente altrimenti sarebbe stato nominato un amministratore giudiziario per gestire i debiti della società e che avrebbe cancellato il Milan come società sportiva.
Proprio quando sembrava tutto fatto per l’acquisto del patron di Canale 5 del Milan si fece avanti una cordata di nuovi investitori, dei quali non si conosceva né il nome né il numero ma che sembravano molto decisi a sgambettare Berlusconi e a acquistare il Milan. Nel frattempo si diffuse anche l’ipotesi che il Milan potesse essere rilevato dal vice di Farina, Gianni Nardi. La confusione e l’incertezza attorno alla faccenda Milan era tale da preoccupare anche il Comune di Milano che propose di inserirsi come mediatore tra il club e le varie cordate, così da svelarne i membri.
A febbraio le varie cordate erano sparite e per l’acquisto del Milan rimasero in corsa soltanto Berlusconi e Nardi, che grazie ai fondi del petroliere Dino Armani, sembrava essere un passo avanti rispetto primo. L’accordo con Nardi, però, saltò proprio quando la trattativa sembrava ormai conclusa. Si inserì allora definitivamente Berlusconi che l’11 febbraio acquistò ufficialmente il Milan.
Nonostante la trattativa fu sempre accompagnata da incertezze, dubbi e misteri essa portò ad una nuova stagione per il Milan, probabilmente la più grande di sempre.
Chissà che una storia simile non possa ripetersi anche oggi, con i nuovi investitori cinesi.
Fabio Anelli
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