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Serie A femminile, Juventus-Milan 4-0: Diavoli all’Inferno! | News

5 ottobre 2020, Milan-Juventus Femminile 0-1: Valentina Giacinti e Cecilia Salvai (credits: GETTY Images)

Le ultime notizie sul Milan femminile: Il commento della partita tra Juventus femminile e le ragazze di Ganz: sconfitta sonora per le rossonere

Enrico Ianuario

Serie A femminile, Juventus-Milan 4-0: Diavoli all’Inferno! di Giovanni Picchi

Brutta caduta delle rossonere: a Vinovo finisce 4-0 per la Juventus, a segno Bonansea, Hurtig, Staskova e Caruso nel recupero. Si allontana il sogno scudetto: adesso occorre centrare la qualificazione in Champions League.

AMANTI DEL RISCHIO

Il countdown si esaurisce pian piano, le strade intorno a Vinovo brulicano di passione. L’ora di Juventus-Milan, la partite delle partite, è finalmente arrivata. Rita Guarino e Maurizio Ganz schierano la propria formazione tipo, con una sorpresa per parte. Nelle file delle bianconere spicca la titolarità al centro della difesa di Sara Gama, non tanto per le indiscusse qualità del difensore della Nazionale, quanto perché ritorna da una pausa per infortunio. Il tecnico rossonero, invece, decide di schierare dal primo minuto Hasegawa, la centrocampista nipponica autrice di una doppietta all’esordio in Serie A, nell’ultima uscita contro il Bari. La parola chiave? Personalità. Sarà il campo a decretare chi avrà ragione alla fine.

LA PARTITA

Con puntualità svizzera, Ermanno Feliciani della sezione di Teramo fischia l’inizio del match.

Dopo appena due minuti il Milan ha subito un calcio d’angolo a favore, ma la difesa juventina libera l’area e riparte in contropiede. Cernoia porta palla dopo aver vinto un contrasto dubbio, ma rovina una grande cavalcata e grazia il Diavolo, decidendo inspiegabilmente di servire Bonansea in plateale fuorigioco. Sale la bandierina dell’assistente, primo squillo dell’incontro.

All’8’ ancora Juventus avanti, con Girelli che di testa sfiora il palo alla destra di Korenciova. Il portiere di Bratislava immobile spinge il pallone fuori con lo sguardo.

Ma le ragazze di Rita Guarino hanno affrontato la partita con maggiore convinzione, Ganz non è contento della prestazione delle sua giocatrici. Dopo un buono spunto sulla destra, Hyyrynen crossa in mezzo all’area per Hurtig, che di testa serve Bonansea a tu per tu con Korenciova. L’eroina azzurra del Mondiale 2019 non sbaglia e fa 1-0 al 9’.

Le rossonere non si perdono d’animo e, con ordine, cercano il pareggio. Ma la Vecchia Signora è ben organizzata, il possesso milanista risulta sterile.

Al 26’ una svista della difesa delle ospiti regala alla Juventus un’occasione enorme. Lanciata da un passaggio di facile lettura di Bonansea, Hurtig raccoglie la sfera e si invola verso l’area avversaria. Spinelli non regge in velocità, la svedese calcia male ma il pallone sbatte sul piede di Korenciova, ss’impenna e con una strana traiettoria supera la linea di porta. 2-0, una doccia fredda.

Il Milan è demoralizzato, si rischia l’imbarcata. Al 35’, però, la capitana rossonera prova a cambiare le sorti delle sue compagne. In mezzo a tante maglie bianconere, Giacinti si gira e al volo di destro scheggia la traversa: sfortuna (rosso)nera!

La numero 9 ha un’altra opportunità 7 minuti più tardi, con Dowie che raccoglie una buona palla di Bergamaschi e mette un cross rasoterra. A portiere battuto, Hyyrynen anticipa Giacinti e salva miracolosamente in corner.

Allo scadere del primo tempo, Grimshaw spinge in porta il gol dell’1-2, ma l’arbitro annulla per fallo di Dowie su Giuliani. Il Diavolo, per ora, è ancora vivo.

Dopo 4 minuti nella ripresa, Hurtig riceve palla e completamente libera calcia alle stelle divorandosi il 3-0.

Al 55’, poi, l’episodio che avrebbe potuto cambiare le sorti del match. Giacinti viene servita  in area e Hyyrynen decide gentilmente di metterla al tappeto con una gomitata in pieno volto. Il direttore di gara ferma il gioco ma non fischia il penalty. Signor arbitro, perché?

Prosegue il pomeriggio sfortunato per Giacinti, che a tu per tu con Giuliani si fa ipnotizzare dalla connazionale.

Il cronometro scorre inesorabile, il Diavolo non trova il gol che riaccenderebbe le speranze.

Nel finale arriva anche la doppia beffa. Zemagnan, subentrata a Girelli, serve Staskova, che tutta sola non può fallire: 3-0 all’83’. La Juventus nei minuti di recupera trova anche il quarto gol: Caruso prova il tiro da fuori, Rizza devia e spiazza Korenciova.

L’arbitro fischia la fine. Game, set and match.

 

A TESTA ALTA

La sconfitta di Torino è pesante, e probabilmente rimarrà per un po’ una ferita aperta. Questo Milan però deve essere fiero del proprio percorso. Il sogno scudetto sembra lontano, la Juve è forse irraggiungibile, eppure non bisogna dimenticare l’obiettivo di inizio stagione della squadra di Ganz: la qualificazione in Champions League, per cui il Diavolo è la favorita (oltre, ovviamente, alle bianconere). Quindi d’ora in poi, citando Marco Giampaolo, “Testa alta e giocare a calcio”.

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