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Massaro: “Rigiocherei la finale di Champions contro il Marsiglia”

Daniele Massaro Milan
Daniele Massaro, ex attaccante del Milan negli anni Ottanta e Novanta, è stato intervistato da 'The Guardian': tutte le dichiarazioni di 'Provvidenza'

Daniele Triolo

ULTIME MILAN - A poche ore dalla finale di Champions League tra Tottenham e LiverpoolDaniele Massaro, intervistato dal quotidiano britannico "The Guardian", ha rivissuto le "sue" finali, dalla sconfitta contro l'Olympique Marsiglia alla partita del secolo con il Barcellona l'anno successivo. Queste le dichiarazioni di Massaro:

Sulla finale del 1993 all'Olympiastadion di Monaco: "Nel 1993, abbiamo affrontato il Marsiglia in finale di Champions League. Eravamo i favoriti, ma abbiamo perso. Una sconfitta dura da digerire, se potessi indosserei gli scarpini e rigiocherei quella finale, immediatamente. È una sconfitta che ha lasciato il segno. Eravamo troppo tranquilli prima del match. Ci sentivamo forti e troppo sicuri. Un problema di cui il Mister, Fabio Capello, si accorse subito. Ma alla fine la Coppa l'hanno alzata loro ed è stata davvero dura da accettare. Tornati negli spogliatoi eravamo a pezzi, non potevamo credere a quello che era appena successo".

Sul k.o. e la voglia di tornare presto grandi: "È durato una notte. Il giorno dopo abbiamo iniziato a reagire. Era il giorno del raduno della stagione 1993/94, io e i miei compagni ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: «Andiamo a riprenderci ciò che ci spetta». Quell'estate ci siamo allenati ogni giorno come se dovessimo preparare una finale. Eravamo pronti a combattere".

Sulla stagione successiva a quella finale: "Nel calcio ci sono stagioni magiche e per noi è stata quella del 1993/94, la migliore della mia carriera: Scudetto e Champions giocando un calcio spettacolare, era una delizia vederci in campo. Giocavamo da squadra, questa è stata la ricetta per tornare in finale un anno dopo Marsiglia".

Sulla finale contro il Barcellona nel 1994 ad Atene: "Il Barcellona sembrava già campione ancora prima del calcio d'inizio e fu quell'atteggiamento a darci la giusta cattiveria agonistica. Sapevamo che incontravamo la squadra più forte del mondo, il Barcellona del mio idolo Johan Cruyff. Partivamo sfavoriti, eravamo senza Baresi e Costacurta, infortunati. Anche Capello si trovò in difficoltà nel mettere in campo la formazione giusta ma poi scelse l'11 per la finale e non sbagliò nulla. Ancora oggi ricordo il suo discorso negli spogliatoi: «Sapete quello che dovete fare. Siete una grande squadra. Siete dei campioni, ma soprattutto siete dei veri uomini. Non mi deludete». E non lo abbiamo fatto. Dovevamo vincere, dovevamo farlo anche per Baresi, Billy e Van Basten, ed è stata una spinta in più. Abbiamo battuto il Barcellona 4-0 con una mia doppietta e i gol di Savicevic e Desailly. Fu la risposta perfetta alla sconfitta col Marsiglia, fu la Partita del Secolo e avevamo sovrastato la squadra migliore del mondo". Ha parlato di Milan, oggi, anche Pepe Reina a 'Sky Sport': per le sue dichiarazioni,

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