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Milan, Bennacer è diventato fondamentale. Ma quelle ammonizioni …

Ismael Bennacer, centrocampista del Milan (credits: GETTY Images)

Ismael Bennacer si è preso, definitivamente, il Milan. Il regista franco-algerino sempre più inserito nei meccanismi rossoneri. Deve però limitare i gialli

Daniele Triolo

"NEWS MILAN - Tre punti di vitale importanza centrati, ieri sera dai rossoneri di Stefano Pioli, in occasione di Bologna-Milan giocata allo stadio 'Dall'Ara': una vittoria più agevole e meritata di quanto, in realtà, non dica il risultato finale (2-3), al termine di un match dove il Diavolo ha dato l'impressione di essere, finalmente, uscito dalla crisi che lo ha attanagliato per larghi tratti della stagione.

"Tra le note positive dell'incontro vinto in casa dell'amico Sinisa Mihajlovic (che gioia rivederlo in panchina!), oltre ai marcatori rossoneri, Krzysztof Piatek, Theo Hernández e Giacomo 'Jack' Bonaventura, senza dubbio si colloca il regista franco-algerino Ismael Bennacer, classe 1997, che il Milan ha prelevato, la scorsa estate, a titolo definitivo dall'Empoli per 16 milioni di euro dopo la splendida Coppa d'Africa giocata con la propria Nazionale.

"Le prestazioni sontuose con l'Algeria sono valse a Bennacer la conquista del titolo di miglior giocatore della competizione e, più di recente, la nomination tra i primi 10 candidati al Pallone d'Oro africano. Un riconoscimento che, in casa Milan, ha già vinto un certo George Weah. Una centralità nel gioco, adesso, Bennacer è riuscito ad averla anche nel Milan: dopo essere stato per qualche mese in ballottaggio con il più esperto Lucas Biglia, la scelta per ricoprire il ruolo di playmaker del Diavolo è ricaduta su di lui.

"Sempre presente, sempre nel vivo dell'azione, Bennacer, veloce di gambe e di pensiero, illumina spesso la gente con le sue geometrie, la sua sapiente visione di gioco, la capacità del sapere sempre cosa fare e quando fare. Della sua fiducia e della sua continua crescita ne beneficia un Milan che, passo dopo passo, sta scalando posizioni importanti in classifica, riavvicinandosi sensibilmente alle zone più nobili della graduatoria di Serie A, quelle che profumano di Europa.

"Merito anche dello spirito combattivo e della grinta del suo numero 4, calciatore solitamente dedito alla battaglia ed abituato a giocare in maniera aggressiva, in costante pressione sul portatore di palla avversario quando il gioco lo conducono gli altri. Proprio in questo frangente, però, emerge un limite che Bennacer dovrà al più presto limare per diventare, realmente, un top player di caratura internazionale quale potrebbe essere se si considera unicamente la sua tecnica individuale.

"Quando pressa, infatti, ci va più di cuore e foga che ragionando e, in più di qualche circostanza, viene saltato dal rispettivo avversario in fase di uscita. Capita, dunque, che Bennacer si ritrovi costretto a rincorrere l'uomo che gli scappa alle palle e ciò lo porta, inevitabilmente, a commettere fallo su azione di ripartenza, generalmente in trattenuta. Una condotta che sistematicamente, da regolamento, conduce al cartellino giallo. Sono già 7 in questa stagione le ammonizioni rimediate da Bennacer, tante quante ottenute con l'Empoli nell'intera annata 2018-2019.

"Un difetto, questo, che Bennacer potrà eliminare con il tempo, comprendendo meglio, magari, le varie fasi del gioco, acquisendo un briciolo di furbizia in più in determinate situazioni: caratteristica, questa, che si acquisisce con l'esperienza, giocando con continuità, e che, una volta incamerata nel proprio bagaglio tecnico, lo renderà ancora più forte ed incisivo per le sorti del Milan. Qualità che, perché no, potrebbe anche imparare più rapidamente qualora a Milanello sbarcasse il totem Zlatan Ibrahimovic: per le ultime sullo svedese, continua a leggere >>>

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