Quindi, tre mesi di calciomercato sprecati e un Milan da buttare? No, tutt'altro. La sensazione, però, è che questa squadra - sulla carta, precisiamo subito, perché poi l'unico verdetto che conta è sempre quello del campo - non sia all'altezza delle prime della classe (Napoli e Inter). E che debba sudare le proverbiali sette camicie per strappare la qualificazione alla prossima Champions League contro avversarie del calibro di Juventus e Roma. Prestando attenzione anche a Bologna, Atalanta, Fiorentina.
Toccherà ad Allegri fare il 'miracolo'. Il Diavolo, per motivi sportivi ma soprattutto economici (quello che più importa, tutto sommato, all'attuale proprietà), non può permettersi di finire fuori dalla Champions anche nella stagione 2026-2027. Il rientro in organico in pianta stabile di Alexis Saelemaekers, tornato a Milano molto cresciuto, maturo e più forte, dopo i prestiti al Bologna e alla Roma, potrà aiutare la squadra ad avere equilibrio. Ad incassare meno gol e a segnarne qualcuno in più. Il belga è perfetto come esterno destro nel 3-5-2 del livornese. E meno male che il club ha ascoltato Allegri, che ne ha fortemente voluto la conferma, almeno in questo frangente!
In attacco, oltre alle garanzie Pulisic e Leão, i gol-Champions potrebbero arrivare da Nkunku. Il francese, classe 1997, ha un grosso punto interrogativo sulla testa perché, dopo il biennio di Lipsia, in cui è stato devastante, al Chelsea si è perso. Se tornasse, però, quello ammirato in Germania, il Milan avrebbe fatto un colpo ben più sensazionale di ciò che si pensa adesso. Ad Allegri spetterà il compito di miscelare, con esperienza, qualità e maestria di cui è dotato, tutti gli ingredienti ricevuti e creare la torta più buona possibile.