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CALCIOMERCATO MILAN

Milan, un calciomercato confusionario: serve il ‘miracolo’ di Allegri

Daniele Triolo Redattore 

La confusione a tutti i livelli, in casa Milan, nel prosieguo della sessione estiva di calciomercato, ha fatto capolino in più di una circostanza. Scaricato, per 25 milioni di euro più bonus, Theo Hernández all'Al-Hilal e congedatosi da Kyle Walker e Alessandro Florenzi (successivamente anche da Álex Jiménez e Filippo Terracciano), il Milan si è trovato ad inseguire due terzini titolari, uno a destra e uno a sinistra.

È diventata quasi una barzelletta, con tanto di video-sfottò pubblicato sui social, il duello tra il Diavolo e il Fenerbahçe per Archie Brown (avessimo detto Roberto Carlos), finito ai gialloblu di İstanbul. E fortunatamente. Solo che il suo sostituto, Pervis Estupiñán, giunto dal Brighton grazie all'intermediazione di Jorge Mendes, è costato una decina di milioni di euro in più e non è sembrato - finora, ci auguriamo di essere smentiti - chissà quanto più forte.

A destra, vano l'inseguimento a Guéla Doué. Questo perché, si diceva, i rapporti con il Chelsea erano freddi e pessimi per la mancata cessione di Mike Maignan alla proprietà - comune - dei 'Blues' e dello Strasburgo. Ma Christopher Nkunku in due giorni è stato preso a titolo definitivo.

E che dire di Marc Pubill, che aveva addirittura svolto visite mediche private per conto del Diavolo, a Barcellona. Salvo poi finire per 20 milioni di euro all'Atlético Madrid. Meglio, secondo Tare, investire 10 milioni di euro sullo sconosciuto Zachary Athekame, neanche titolare fisso nello Young Boys, che Allegri per ora palesemente non vede. Una sessione di calciomercato in cui, spesso, l'improvvisazione è sembrata prendere il sopravvento sulla logica e sul criterio. PROSSIMA SCHEDA