Calciomercato – Duello Milan-Juventus per Matuidi

"Juventus o Milan? Fatto sta che alla firma dell’eventuale nuovo contratto italiano, meglio non regalargli un’altra Ferrari. La sua infatti è quasi sempre in garage, con la batteria scarica. Un dettaglio che spiega bene la personalità di Blaise Matuidi che la scorsa estate fu ad un passo dalla società torinese, prima che il presidente del PSG Al-Khelaifi non bloccasse tutto su ordine dell’emiro del Qatar. Perché il francese, di origini angolane, è uno che non molla mai. E il differenziale tecnico lo compensa con cuore, gamba e carattere. Mastino in campo, atipico fuori. Almeno rispetto alla media dei calciatori. Tanto che lo stesso ex presidente della Repubblica, François Hollande, se lo portò in un viaggio di Stato in Africa. Simbolo dell’integrazione riuscita di una Francia che Matuidi rappresenta con orgoglio, da leader, come dimostrato alla vigilia dell’ultima amichevole contro l’Inghilterra ferita dagli attentati jihadisti.

"E’ stato il 30enne infatti a esortare per primo i francesi a cantare, allo Stade de France una settimana fa, l’inno "God Save The Queen" come fosse la Marsigliese - compila quest'oggi La Gazzetta dello Sport. In segno di solidarietà, ma anche per ricambiare il gesto vissuto nel 2015 a Wembley, quando toccò alla Francia scendere in campo quattro giorni dopo gli attacchi di Parigi e Saint Denis. L’invito ha subito acquisito valore particolare perché proposto da un giocatore rispettato da tutti. Anche da chi non tifa PSG. Merito dello stile con cui scende nell’arena. Quello, come nota Verratti, che gli permette di finire titolare anche quando suscita la perplessità iniziale degli allenatori. Pure di  Carlo Ancelotti che se lo ritrovò da anonima mezzala in rosa nel gennaio 2012: "Andai nel suo ufficio – spiegò il francese – e gli dichiarai che il posto me lo sarei guadagnato". Insomma, quale sarà il futuro di Matuidi? La Juventus in questo momento è avvantaggiata, ma il Milan non abbandona la pista. Isabelle Malice, sua moglie, potrà fare la differenza, scegliendo, probabilmente, la capitale della moda meneghina.

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