Alla scoperta di Kalinic: tranquillo e grande professionista

L'Inter per il prossimo Derby è avvisata. I nerazzurri si ricorderanno bene del 27 settembre 2015, quando la Serie A scoprì Nikola Kalinic con una grande tripletta a San Siro contro il Biscione. Festa grande? Macchè. Al ritorno non ha lasciato trasparire alcuna emozione particolare, come se niente avesse fatto. Kalinic è così, scrive La Gazzetta dello Sport: furia in campo, tranquillo fuori. Che il Milan fosse nel suo futuro si poteva intuire: sua mamma è rossonera da sempre. Proprio contro il Milan Kalinic ha esordito in viola. Partita perfetta, tranne qualche gol sbagliato, forse suo tallone d'Achille.

L'attaccante croato è il prototipo del giocatore riservato: ama sua moglie e il figlio, con cui passa tutto il tempo. Per il resto guarda la TV e le serie, oltre al calcio. Proprio la moglie pare lo abbia convinto a non andare in Cina. Dopo quel rifiuto qualcuno voleva dargli la fascia. Idee diverse i tifosi le hanno avute dopo che Kalinic ha detto chiaramente di volere il Milan.

Alla Fiorentina negli anni ha trovato compagni importanti, con cui ha legato molto. Ovviamente in primis i tanti croati come lui. Il rispetto lo ha conquistato da tutti, dando sempre il massimo per la squadra. Parla anche poco, quasi sempre in inglese. La sua squadra del cuore é l'Hajduk Spalato, in cui è stato per 11 anni. Il suo carattere, comunque, gli permette di rimanere impassibile si diversi esiti delle esperienze nei club. Nessuna disperazione, per esempio, per il flop con il Blackburn. A Firenze è arrivato grazie a Paulo Sousa. Proprio il portoghese garantisce su di lui. Adesso se lo gode Vincenzo Montella.

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