Il Milan non ha smesso di sognare la Champions League nonostante gli 8 punti che la distanziano dalla Roma al quarto posto. Un buon risultato con il Napoli, questa domenica, potrebbe riaccendere l'entusiasmo in casa rossonera, anche perchè Roma e Lazio si affronteranno nel derby e almeno una delle due frenerà ancora, ma la verità è che i rimpianti rossoneri non sono tanto i risultati ottenuti con le grandi, quanto quelli con le squadre di bassa classifica, senza dimenticare ovviamente la prima parte, disastrosa, di stagione. Da quando "Rino" siede sulla panchina rossonera il "Diavolo" ha collezionato 7 punti tra Juventus, Inter, Roma, Napoli e Lazio, non il massimo certo, ma un netto passo in avanti rispetto alla gestione di Vincenzo Montella: con lui al comando il Milan era uscito sempre sconfitto negli incontri con le prime della classe. Il vero rammarico della gestione Gattuso, si diceva, sono i 7 punti persi con squadre come Sassuolo (una vittoria e un pareggio), Benevento (pareggio) e Verona (sconfitta in trasferta). Volendo, si potrebbe anche considerare il pareggio con l'Udinese, che dopo aver rallentato il Milan ha iniziato una striscia, ancora aperta, di 8 sconfitte consecutive. Partite da vincere, che avrebbero permesso ai rossoneri di essere pienamente in corsa per un posto in Champions League e di blindare almeno la partecipazione all'Europa League, attualmente ancora in discussione.
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Milan, a condannarti sono i punti persi con le piccole
Il Milan vede allontanarsi la Champions League. Con i punti persi tra Sassuolo, Verona e Benevento la classifica potrebbe essere stata molto diversa
Nelle ultime 7 partite di campionato il Milan è atteso da un calendario favorevole, almeno sulla carta. In particolare nelle prossime cinque partite, dopo la dura sfida contro il Napoli, i rossoneri affronteranno Bologna e Torino in trasferta, mentre a San Siro arriveranno Benevento e Verona prima degli ultimi due match contro Atalanta e Fiorentina. Il quarto posto rimane una chimera o quasi, ma vincere quante più partite possibili in questo finale di stagione rimane un imperativo per il Milan, per non avere rimpianti, nel caso di un crollo delle squadre che precedono i rossoneri in classifica.
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