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Ludogorets-Milan, le pagelle: Cutrone non si ferma più

Cutrone Ludogorets Milan
Patrick Cutrone assoluto protagonista nel 3-0 del Milan a Razgrad con un gol ed un rigore procurato: voti e giudizi de 'La Gazzetta dello Sport'

Daniele Triolo

Non senza difficoltà, il Milan, ieri sera, mettendo (quasi) al sicuro la qualificazione agli ottavi di finale di Europa League in vista del match di ritorno di giovedì prossimo a San Siro. Autentico mattatore della sfida, secondo 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, è stato Patrick Cutrone, premiato con la palma di migliore in campo.

Voto 7,5 per il 20enne bomber comasco, grazie al gol messo a segno nel finale di primo tempo, utile per sbloccare il risultato, ed al rigore del raddoppio procurato. “La gara – ha scritto la 'rosea' – porta il suo nome”. Prestazione molto positiva, nella fila del Milan, anche per Alessio Romagnoli (“Pulizia di intervento, precisione in tackle, risolve lui le rare situazioni di sbilanciamento della difesa: partita impeccabile”) e Fabio Borini (“Entra e segna, come contro la Spal: essenziale nel 3-0, per lui secondo gol di fila”), premiati entrambi con un 7.

Stesso voto anche per il tecnico rossonero, Gennaro Gattuso, così motivato: “Milan un po' spaesato a inizio partita; poi cinico, solido, in crescita di autostima e conoscenza reciproca. I nove risultati utili di fila parlano da soli”. Prova, dunque, altrettanto valida per gran parte dell'organico milanista: voto 6,5 per Leonardo Bonucci (“Tiene la linea compatta e blinda senza patemi la ripresa”), Lucas Biglia (“Quando la compattezza cresce e ha compagni vicini, chiude, recupera e gioca a due tocchi”), Hakan Çalhanoğlu (“Cross per il gol di Cutrone e tigna nei contrasti e nei rientri”) e Ricardo Rodríguez, autore del rigore del raddoppio del Milan.

Sufficienza piena, voto 6, anche per Gianluigi Donnarumma, Davide Calabria, Franck Kessié e Giacomo Bonaventura mentre si sono fermati appena un gradino sotto, voto 5,5, Jesús Suso (“Resta ai margini, poco coinvolto. Poco male: il Milan ora sa fare a meno di lui”) e André Silva (“Cerca troppo il ricamo, liscia il tacco nel finale e dietro di lui segna Borini”). Il peggiore in campo nel Milan, però, per 'La Gazzetta dello Sport', è risultato Ignazio Abate, uscito dalla sfida di Razgrad con un 5 in pagella così motivato: “Subisce troppo i tagli alle spalle, prima da Misidjan poi da Sasha, che abbatte in area. Gli va bene perché il gioco era fermo per fuorigioco ...”.

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