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Il Milan vince in scioltezza, ma André Silva stecca ancora

André Silva in azione
Un gol di Borini basta per portare a casa la vittoria, ancora senza subire gol. Undici risultati utili consecutivi. André Silva, però, resta a secco.

Stefano Bressi

Poteva essere una semplice passerella per il Milan, ma così non è stato. I rossoneri non possono permettersi di affrontare con leggerezza nessuna partita, perchè ognuna per quanto poco importante può servire a qualcosa. Ieri per esempio chi ha giocato meno nell'ultimo periodo ha dimostrato di essere affidabile. Il senso d'appartenenza, fondamentale, nasce anche da serate come quella di ieri: fredda, con pochi spettatori e sostanzialmente inutile dopo il 3-0 dell'andata. I ragazzi di Gennaro Gattuso, che ormai fa da vera guida, hanno sempre l'obiettivo di portare a casa il risultato. Solo così si accorcia il gap con le grandi squadre. Inoltre, dopo anni di assenza dalle coppe europee, non esistono partite inutili, scrive La Gazzetta dello Sport, ma solo occasioni da non sprecare.

La vittoria di ier contro il Ludogorets, dunque, dà continuità a un periodo eccellente: quarto successo consecutivo, ottavo nelle ultime undici partite, undici sono anche i risultati utili consecutivi, visto che l'ultima sconfitta risale al 23 dicembre. Era scontata la qualificazione, facile da prevedere il successo, ma non era scontato che il Milan scendesse in campo fin da subito con lo spirito giusto. Il Milan è partito subito forte, con un tiro di André Silva dopo 9' e con il gol di Fabio Borini al 21', che ha incanalato la partita nel verso giusto. I rossoneri hanno poi saputo difendersi, dimostrando ancora la solidità difensiva. Clamoroso il confronto con lo stesso Milan, quando prendeva 2 gol dall'Austria Vienna e 4 dal Rijeka. Questa è un'altra squadra.

C'era curiosità anche su quanto avrebbe funzionato un Milan senza molti titolari, se ci fosse stata comunque fluidità e se la condizione fosse ottimale per tutti. Ieri stimoli particolari non c'erano e dunque è servita proprio la manovra per imporsi. Ancora una volta grandi passi avanti, considerando l'assenza di quasi tutti i titolari. Non ha brillato solo Manuel Locatelli, che ha perso tanti palloni. Molto bene invece Franck Kessie e Riccardo Montolivo. Quest'ultimo ha spesso giocato a uno/due tocchi, velocizzando molto la manovra. La differenza tra titolari e riserve, comunque, si è vista: solo due tiri nello specchio, praticamente solo fino al gol.

Ed ecco dunque che si ritorna a mettere sul banco degli imputati André Silva. Nessun cenno di vita dall'attaccante portoghese. Era l'osservato speciale, in cerca di gol, ma non lo ha trovato. Dopo il tiro iniziale è scomparso, apparendo quasi un corpo estraneo alla squadra. Non ha ricevuto molti palloni è vero, ma non ha messo in campo la cattiveria che servirebbe, quella che ha sempre Cutrone. Neanche l'inserimento di Nikola Kalinic al suo fianco con le due punte è servito a svegliarlo. Difficile scalare gerarchie così... A proposito di Cutrone, nel ruolo di esterno non ha fatto male, ma sarà meglio riprovarci con avversari di maggior valore per giudicare. Ha corso tanto come sempre, ha servito l'assist vincente, ma a volte è parso un po' spaesato. Da esterno è costretto a pensare molto, mentre lui è istintivo. Però ha dato tutto, Silva invece...

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