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Gattuso predica calma ed esalta la società

Gennaro Gattuso, allenatore del Milan
Gattuso ha parlato in conferenza. Match di oggi non va sottovalutato, perchè sa cosa vuol dire vincere 3-0 ed essere rimontati. Il club "macchina perfetta".

Stefano Bressi

Una partita che, sulla carta, ha poco da dire. Il Milan ha vinto 3-0 all'andata dei sedicesimi di Europa League contro il Ludogorets e il fatto che non sia particolarmente impegnativo come appuntamento lo dimostra il fatto che Gennaro Gattuso abbia ammesso di preparare la partita di fatto ieri pomeriggio. Ringhio però non vuole cali di concentrazione e come sempre è stato il primo a entrare sul campo di Milanello. Nessuno nel suo ufficio stavolta, scrive La Gazzetta dello Sport, dopo che per settimane ha ospitato Hakan Calhanoglu, trasformandosi in uno studio di psicoterapia. Presto si potrebbe accomodare sul lettino Manuel Locatelli, che Rino vorrebbe più avvelenato. Di altri singoli non parla, a eccezione di Ricardo Rodriguez che gli è seduto di fianco e di cui dice che deve fare molto di più.

Gattuso, comunque, come detto non ha intenzione di andare a fare passerella a San Siro. Il match di oggi può fornire diversi motivi di interesse, anche se sugli spalti ci saranno pochissimi tifosi. In primis André Silva, che cerca il gol in Europa, dove finora ha fatto bene; poi tanti altri giocatori che giocano meno di solito e che possono dimostrare di essere entrati negli schemi di Gattuso e di potersi alternare ai titolarissimi. Rino però, prima di tutto, guarda al risultato, pratico come sempre: ricorda Istanbul, quando da 3-0 subì una rimonta clamorosa. Non va sottovalutata la partita, anche perchè tra gli esempi da fare c'è anche quello del Deportivo La Coruna nel 2004. Ecco perchè in campo ci saranno solo giocatori della prima squadra. Gattuso non molla un millimetro, ma sa di non poter sbagliare.

Impossibile non parlare della questione societaria, dopo le voci degli ultimi giorni. Rino rispedisce al mittente le preoccupazioni, sottolineando che tutto funzioni alla perfezione, che gli stipendi arrivano anche in anticipo, che i soldi in cassa ci sono e i giocatori parlano anche di premi. Il Milan, insomma, è una macchina perfetta. Allora potrebbe pensare a un futuro ancora lungo in rossonero, ma frena non perchè non voglia, ma perchè si sente addirittura in debito nei confronti del club, che gli ha dato fiducia. Del resto si sa, per Gattuso il Milan viene prima di tutto. In ogni caso può sorridere, se continua così presto ci sarà un incontro.

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