Milano è diventata una città davvero poco sicura per gli allenatori. Chi riesce a rimanere al Milan o all'Inter per più di due stagioni significa che è bravo davvero. L'unico a riuscirci dal 2010 finora, infatti, è stato Massimiliano Allegri. Grazie allo Scudetto vinto in rossonero, è rimasto al Milan per tre anni e mezzo. Dopo di lui, però, anche il club di via Aldo Rossi ha iniziato a cambiare in modo incontrollato: in tre anni e mezzo si sono succeduti cinque tecnici. Dall'altra parte del Naviglio, però, stanno anche peggio: 11 allenatori dal 2010, che diventeranno 12 quando sarà scelto quello della prossima stagione. In totale, ricorda il Corriere dello Sport, 16 allentori diversi, che diventeranno 17, con 17 cambiamenti, che diventeranno 18. Solo Genova, nelle città europee con due squadre, ha fatto peggio. Strano, visto che storicamente Milano è sempre stata molto equilibrata calcisticamente. Da sempre, però, l'Inter ha cambiato di più in cerca di vittorie che non arrivavano. Dopo Genova e Milano ci sono Barcellona con 13, Roma e Siviglia con 12. La città più tranquilla è Torino.
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Milano, 17 allenatori in 7 anni: la conferma di Montella vale tanto
Pensare che il Milan, nei primi 23 anni di Silvio Berlusconi, aveva cambiato solo 7 allenatori, seppur con il bis di Arrigo Sacchi e il tris di Fabio Capello. Dopo, tutto è cambiato: Leonardo un solo anno, Allegri ha resistito un po', ma poi 5 in 3 anni e mezzo. Il Diavolo ha smesso di vincere e Berlusconi ha perso un po' di pazienza. A volte ha scelto da solo (Christian Brocchi e Clarence Seedorf), altre ascoltando Adriano Galliani (Massimiliano Allegri e Sinisa Mihajlovic). Filippo Inzaghi è stato scelta comune, mentre Vincenzo Montella è stato scelto con i cinesi.
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Tutti sono stati esonerati a fine stagione, perché il patron non ne era convinto. In particolare ha pagato Mihajlovic, che è stato mandato via a poche partite dal termine. L'ex patron rossonero non ha badato neanche a spese, visto che ha tenuto sotto paga più allenatori. Nel 2015/16 il Milan ha stipendiato Seedorf, Mihajlovic e Inzaghi. Anche in passato Berlusconi è sempre stato pungente con i tecnici, ma i risultati erano diversi.
Per ora sembra stia resistendo a Milano Montella. Eppure Berlusconi ha avuto la tentazione di licenziare anche lui, nonostante la conquista della Supercoppa Italiana. A frenarlo c'è stata la cessione della società. A questo punto confermare Montella per l'anno prossimo sarebbe importantissimo. Se i tanti esoneri erano sinonimo di crisi e hanno portato ad altra crisi, la permanenza dell'Aeroplanino potrebbe cambiare le cose, almeno sul fronte rossonero.
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