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Milan-Atalanta, pari che lascia l’amaro in bocca ai rossoneri

Vincenzo Montella, tecnico del Milan, Getty Images
Nella nebbia si sfidano due squadre giovani, ma il Milan pare la più spregiudicata. Finisce 0-0. Per i rossoneri 1punto in 2 partite e tanto amaro in bocca.

Stefano Bressi

A guardare i numeri, che dicono che nelle ultime due partite il Milan ha raccolto solo un punto, si potrebbe pensare alla prima mini crisi dei rossoneri. Il terzo posto, difeso finora, rischia di scappare nel caso di vittorie di Lazio e Napoli. Inoltre con Roma e Atalanta non è arrivato neanche un gol. Il campo e il gioco, però, non confermano la sensazione iniziale. Se il bottino non è stato più ricco è solo per colpa di tanta sfortuna. Adesso ci sarà da pensare alla Supercoppa Italiana, dove servirà essere molto più forti anche della sfortuna. Il Milan, nonostante gli ultimi risultati, ci arriva con convinzione.

A San Siro sono scesi in campo 16 italiani tra Milan e Atalanta, un bel manifesto al nostro calcio. La partita era sicuramente insidiosissima per i rossoneri che, probabilmente, fino a qualche mese fa avrebbero anche rischiato di perderla dopo tutte le energie usate nel secondo tempo per segnare. Così non è stato: come scrive il Corriere della Sera, gli uomini di Vincenzo Montella hanno retto alla grande il pressing, l'aggressività e la sapienza tattica dell'Atalanta. Se l'attacco non sorride, infatti, la difesa è da lodare: Alessio Romagnoli e Gabriel Paletta sono stati pressoché perfetti. Fanno sorridere anche i rientri di alcune pedine come Luca Antonelli, che ha giocato (bene) al posto di Mattia De Sciglio, colpendo anche un clamoroso palo, e Andrea Bertolacci, che sembra un giocatore nuovo e ha sostituito senza farlo rimpiangere Manuel Locatelli. Si riapre, invece, il dibattito sulla punta: Gianluca Lapadula ha lavorato tanto per la squadra, facendo una buona gara, ma creando poco; Carlos Bacca, entrato al suo posto a 10' dalla fine, ha sfiorato il gol dopo una manciata di minuti.

L'Atalanta, comunque, come detto è avversario ostico per chiunque. I nerazzurri sanno esattamente cosa fare e mostrano un'aggressività rara. Tantissimi i falli fatti dai bergamaschi, quasi sistematici. Non a caso Montella si lamenta. Il risultato è la partita più fallosa in Serie A: 51 falli, ma solo 9 ammoniti. La partita è così molto spezzettata. Nel primo tempo i rossoneri si affidano al rientrante Giacomo Bonaventura, che tenta di seminare il panico nella difesa della sua ex squadra, mentre l'Atalanta crea uno dei pochi pericoli con Andrea Petagna, anche lui ex dell'incontro.

Nel corso della ripresa inizia il dominio rossonero, che schiaccia l'Atalanta nella propria metà campo. Tante occasioni create: ancora Bonaventura tenta un paio di tiri dalla distanza e in un'occasione, dopo essersi liberato magistralmente dalla difesa avversaria con un colpo di tacco, dall'interno dell'area spara alto; ci prova anche Juraj Kucka, pericolosissimo, ma senza successo. La partita finisce così 0-0. Un punteggio che lascia insoddisfatto il Milan per quanto visto in campo, ma che dà comunque la consapevolezza alla squadra di essere solida e capace. Vedremo se basterà solo questo.

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