Mihajlovic: “E’ colpa mia”. Ma la bocciatura è per tutti

Sinisa Mihajlovic ieri, dopo la sconfitta contro l'Atalanta in rimonta, ha avuto la concreta percezione che ormai il suo progetto tecnico è fallito. Come riporta oggi La Gazzetta dello Sport, il Milan non ha uno sviluppo di gioco definito e vive sull'errore dell'avversario. L'allenatore non può non avere responsabilità su questi problemi, e rivendicare tutto il lavoro svolto a Milanello è un'aggravante, non una giustificazione.

"E' colpa mia se non si lotta e non si vince" queste sono state le parole del tecnico serbo dopo il match coi bergamaschi. Ma la realtà è che non si può gettare tutte le responsabilità dell'ennesima annata fallimentare su di lui. Se manca per infortunio Honda ed è costretto a mettere De Sciglio ala destra, qualcosa non ha funzionato nella programmazione del mercato, e qui Galliani ha una parte di colpa non indifferente. Dunque allenatore e società sono da bocciare allo stesso modo.

Intanto i rossoneri vanno in ritiro, col preciso intento di salvare il salvabile da questa stagione: ottenere il sesto posto e, magari, vincere la Coppa Italia. Ma, ancora una volta, a giugno bisognerà ripartire da zero.