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Verso Brescia-Milan: canto del cigno per tanti ex protagonisti rossoneri?

Daniele Triolo

Brescia-Milan di venerdì sera potrebbe rappresentare, davvero, l'ultima gara in rossonero per molti calciatori un tempo fondamentali ed oggi ai margini

CALCIOMERCATO MILAN - Venerdì sera, alle ore 20:45, si disputerà Brescia-Milan, gara valevole per la 21^ giornata del campionato di Serie A 2019-2020, seconda giornata del girone di ritorno.

Partita che, per i rossoneri di Stefano Pioli, sarà assolutamente da non fallire per dare l'assalto, convinto, alla zona Europa League. Ma anche e soprattutto gara che potrà rappresentare il canto del cigno per tanti calciatori un tempo fondamentali per il Diavolo ed oggi, ai margini del progetto tecnico, a concreto rischio di una cessione entro il 31 gennaio, giorno in cui chiuderà la finestra invernale di calciomercato.

Stiamo parlando, in particolare, di Franck Kessié, Hakan Çalhanoglu, Lucas Paquetá, Jesús Suso e Krzysztof Piatek. Alzi la mano chi, appena un anno fa, gennaio 2019, avrebbe potuto anche solo concepire la partenza, a cuor leggero, di uno soltanto di questi calciatori. Kessié sempre titolari nei primi due anni in rossonero, Çalhanoglu indispensabile per ogni tecnico che si è succeduto in panchina, Suso punto fermo, fermissimo, che ha resistito persino a mille cambi di modulo e Paquetá-Piatek, pagati 73,4 milioni di euro in due, acquistati per rappresentare il futuro del Milan.

In un anno, però, tutto può cambiare. Anche stravolgersi. Kessié, incostante sul terreno di gioco, può essere ceduto in Premier League, dove è corteggiato dal West Ham. Medesimo percorso può fare Çalhanoglu, su cui ci sarebbe un'offerta del Newcastle mentre l'agente prova a 'spingerlo' verso l'Arsenal. Potrebbe essere inglese anche il futuro di Piatek, sul quale, dopo Aston Villa, gli stessi 'Magpies', Crystal Palace e Tottenham, ora pare essersi inserito anche il Manchester United, alla ricerca di un sostituto per l'infortunato Marcus Rashford.

A rischio taglio anche Paquetá, che interessa a Bayern Monaco, Valencia ma, soprattutto, PSG, anche se Leonardo, furbo dirigente del club parigino, non vuole versare al Diavolo i 35 milioni richiesti per il brasiliano, cifra che, non si comprende ancora per quale motivo, dodici mesi fa era ritenuta idonea per strappare il calciatore al Flamengo. Il caso più eclatante, però, resta quello di Suso: per tre anni titolare inamovibile del Milan, uomo a cui era affidata gran parte delle sorti rossonere. Adesso, qualcosa si è rotto nel rapporto tra Suso ed il club, tra Suso ed i tifosi, tra Suso e l'ambiente in generale.

Una sua partenza, con conseguente, grande plusvalenza per le casse rossonere, adesso, viene vista come una potenziale benedizione e non più come uno spauracchio da evitare a tutti i costi, come è stato per tanto tempo. Ancora non si sa quanti di questi calciatori, in Brescia-Milan di venerdì sera, potranno avere spazio in campo. È anche lecito pensare che qualcuno possa persino partire nelle ore precedenti la gara: resta, pertanto, la curiosità di capire le scelte su cui si orienterà Pioli. Da quelle si potrà comprendere tanto del futuro degli ex imprescindibili.

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