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Uefa, aggiornato il protocollo ‘Return to play’: ecco quello che c’è da sapere

Il logo della UEFA (credits: GETTY images)

La Uefa ha aggiornato il protocollo 'Return to play': ecco tutto quello che c'è da sapere per vivere il calcio in sicurezza

Enrico Ianuario

(fonte uefa.com)

Il Comitato Esecutivo UEFA ha approvato importanti emendamenti alla quinta edizione del Protocollo UEFA Return to Play, che definisce il quadro delle procedure sanitarie e igieniche, nonché i protocolli operativi da applicare durante l'organizzazione delle partite delle competizioni UEFA.

Per quanto riguarda i principi medici, gli emendamenti sono il risultato delle campagne di vaccinazione in corso in tutta Europa e della decisione di molti paesi di consentire alle persone vaccinate e guarite di muoversi liberamente attraverso i confini e partecipare a eventi pubblici senza ulteriori test.

Per quanto riguarda i principi operativi, le modifiche approvate sono state proposte a seguito delle esperienze raccolte in oltre 2.000 partite di competizioni UEFA ora giocate con successo.

I principali aggiornamenti del protocollo UEFA Return to Play versione 5 sono i seguenti:

1. Programma di test: (Sezione 6)

È stato deciso di escludere tutti gli individui che sono completamente vaccinati contro SARS-CoV-2 e/o si sono ripresi da COVID-19 da ulteriori test ai fini dell'accesso alla Zona 1 durante le partite UEFA. Tuttavia, è importante notare che rimane di esclusiva responsabilità della squadra verificare prima di recarsi in qualsiasi sede della partita in un altro paese se tutti gli individui vaccinati e/o guariti della squadra sono autorizzati a entrare nel paese e/o stadio secondo eventuali prescrizioni imposte dalle competenti autorità nazionali/locali .

Ciò include il controllo se il tipo di vaccinazione di tutti gli individui di una delegazione di squadra è accettato dalle autorità del paese che visiteranno per la partita. Nel caso in cui siano applicabili ulteriori requisiti di ingresso (es. test all'arrivo), la squadra è responsabile del rispetto di tali regole, al fine di poter entrare nel paese in questione e partecipare alla rispettiva partita UEFA.

È responsabilità dei team organizzare e sostenere i costi della raccolta dei campioni e dei test con un fornitore di servizi di test accreditato. Se necessario, la UEFA può, su richiesta, fornire assistenza alle squadre nell'organizzazione dei relativi test utilizzando il proprio fornitore di servizi di diagnostica di laboratorio designato.

2. Ammissione degli Spettatori: (Sezione 13)

Considerando le diverse norme e regolamenti applicabili nei territori delle federazioni affiliate alla UEFA, è stato deciso di non applicare più l'MHHRRS, ma di lasciare ogni decisione in merito agli spettatori alle autorità competenti competenti. Pertanto, la sezione relativa all'ammissione degli spettatori nel protocollo UEFA Return to Play è stata adattata di conseguenza.

Inoltre, in linea con gli adeguamenti al Protocollo, non è più vietato lo scambio di biglietti per i tifosi delle squadre ospiti. Verranno quindi ripristinate le normali prassi, ovvero il 5% della capienza totale dello stadio consentita sarà riservato ai tifosi della squadra in trasferta, fatte salve eventuali decisioni in tal senso di competenza delle competenti autorità competenti.

3. Principi operativi: (sezioni 5 e 14)

È stato deciso di rimuovere i requisiti di distanza obbligatori nelle aree di lavoro all'aperto che consentiranno anche lo svolgimento di ulteriori operazioni allo stadio e potrebbero consentire a un numero maggiore di trasmissioni e media di assistere alle partite. Tutte le operazioni dello stadio rimarranno comunque, come sempre, soggette a eventuali norme o requisiti imposti dalle autorità locali.

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