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Massimiliano Allegri (allenatore del Milan) | Getty Images
Juventus-Milan 0-0 ha lasciato l'amaro in bocca ai rossoneri. Su stessa ammissione di alcuni protagonisti del match, come per esempio Rabiot, questo pareggio è stato percepito più come due punti persi e non uno guadagnato. Quest'anno il Milan ha tutta un'altra fame e tutto un altro spessore rispetto alla scorsa stagione. Lo si intuisce dalle dichiarazioni dei giocatori, dell'allenatore Massimiliano Allegri, ma non solo. Lo si intuisce anche da come la squadra sta in campo, da come affronta ogni partita. Ha confermato queste impressioni Fabio Ravezzani, direttore di 'TeleLombardia', il quale ha parlato di un cambiamento filosofico del gruppo.
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L'analisi di Ravezzani: "Il Milan perde una grande occasione contro la Juventus. Una partita che poteva e forse doveva vincere e che porta a delle riflessioni abbastanza importanti sulla potenzialità della squadra. Il Milan sbaglia un rigore con Pulisic, sbaglia due gol fatti con Leao. Si apre inevitabilmente il tema Leao all'interno della squadra. Leao è un giocatore molto diverso rispetto a come Allegri ha costruito il nuovo Milan. Il nuovo Milan è fatto da giocatori determinati, sul pezzo, con grande determinazione. Diciamo che è completamente e filosoficamente diverso dal Milan che c'era prima, che era un Milan più portato all'improvvisazione, al Milan di Theo, di Leao, era un Milan che andava a vampate. Ecco tutto questo è finito e c'è una squadra come si dice sul pezzo, che non molla mai".
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