Una scelta di Conceiçao, ma con quale risultato?
—Joao Felix è stato fortemente voluto dal tecnico Sergio Conceiçao, un dato che potrebbe sembrare sufficiente a giustificare il suo acquisto e il suo spazio in campo. Il Milan ha puntato sul portoghese con il supporto del potente procuratore Jorge Mendes, che ha gestito la trattativa dietro le quinte. Tuttavia, questo apre la questione di fondo: è davvero un’opportunità per il Milan o una scelta obbligata mascherata da un semplice acquisto di mercato?
Dal suo arrivo, Felix è stato uno dei calciatori più impiegati, con il maggior numero di minuti accumulati nel reparto offensivo. Nonostante qualche prestazione deludente, come quella contro il Feyenoord, Conceiçao ha continuato a schierarlo titolare. La decisione di farlo giocare per 90 minuti, preferendo lasciar fuori Gimenez, ha sollevato perplessità, soprattutto alla luce della difficoltà del portoghese nel dare un contributo tangibile alla causa rossonera. In effetti, Joao Felix è il giocatore del reparto avanzato con più presenze finora, ma è anche quello che ha offerto le prestazioni meno convincenti.
Il sacrificio di Reijnders e la questione tattica
—Oltre ai dubbi legati alla prestazione individuale del portoghese, c’è un aspetto tattico che merita attenzione. Per fare spazio a Joao Felix e ai “fantastici quattro” in attacco, Conceiçao ha dovuto arretrare Tijjani Reijnders, un giocatore che, quando schierato come trequartista, ha mostrato un rendimento eccezionale. Il suo contributo in zona offensiva è stato determinante, e la sua posizione più arretrata lo ha chiaramente penalizzato. Reijnders ha perso la sua efficacia come incursore e ha dovuto faticare di più per coprire il campo, allontanandosi dall’area di rigore avversaria. Questo sacrificio, unito alla mancata centralità di Reijnders in fase offensiva, ha messo in discussione l’equilibrio tattico del Milan.
L'arrivo di Joao Felix e le conseguenze sul mercato
—L’acquisto di Joao Felix ha anche avuto altre implicazioni sul mercato, limitando la possibilità di fare ulteriori acquisti. Con il portoghese, Gimenez e Walker inclusi nella lista per la Champions League, il Milan ha esaurito le tre opzioni disponibili. Questo ha escluso l’inserimento di altri giocatori potenzialmente utili, come Bondo o Jimenez, che avrebbero potuto offrire maggiori soluzioni tattiche e migliorare l’equilibrio della squadra. La scelta di concentrare risorse su Felix ha, dunque, limitato altre possibilità di rafforzare il centrocampo.
Un talento da riscoprire o un investimento fallito?
—Joao Felix arriva al Milan con l’obbligo di dimostrare di essere quel talento straordinario che, a soli venti anni, ha convinto l'Atletico Madrid a sborsare 120 milioni di euro per il suo acquisto. Dopo le esperienze al Chelsea e al Barcellona, Felix deve ora dimostrare che non è solo una promessa, ma un calciatore capace di impattare in maniera significativa in una squadra di livello come il Milan. La sua capacità di essere decisivo sarà messa alla prova, e la sua permanenza in rossonero dipenderà dalla capacità di sfatare i dubbi che circondano la sua continuità e la sua affidabilità.
Il Milan ha puntato su Felix come un’opportunità, ma non è ancora chiaro se questa si rivelerà tale, o se l'acquisto diventerà un obbligo che potrebbe limitare le scelte future del club. In ogni caso, il tempo e le prestazioni in campo saranno i veri giudici della questione.
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