Torna l'appuntamento del giovedì col #TBT del sito ufficiale rossonero, che oggi si occupa delle reti delle meteore a 15 anni dalla doppietta di Javi Moreno.
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#TBT: Reti e imprese di alcune meteore rossonere
Torna l'appuntamento del giovedì col #TBT del sito ufficiale rossonero, che oggi si occupa delle reti delle meteore a 15 anni dalla doppietta di Javi Moreno
1) DA ROMA A VENEZIA, ANCORA EL RATON
Javi Moreno era arrivato al Milan insieme a Cosmin Contra. Entrambi punti di forza dell'Alaves dei miracoli, sconfitto ai supplementari, 5-4, nella pirotecnica Finale di Coppa UEFA del 16 maggio 2001 a Dortmund dal Liverpool. A luglio 2001, il "Topo Gigio" rossonero inizia la stagione, senza sapere se Filippo Inzaghi arriverà o meno al Milan. Poi il destino di Superpippo si tinge effettivamente di rossonero, ma Javi Moreno continua a godere della fiducia di Fatih Terim. Fino a che l'Imperatore turco viene esonerato e Carlo Ancelotti punta tutto e subito su Inzaghi. Per Javi Moreno, non ci sono spazi e non ci sono gol. Fino alla doppietta di Coppa Italia nel ritorno vinto nei Quarti dal Milan 3-2, sul terreno della Lazio nel gennaio 2002. Ma la vera impresa del Raton arriva un mese dopo, è datata 24 febbraio 2002, quasi 15 anni fa. A Venezia, in un momento delicatissimo della rincorsa Champions rossonera, il Milan langue sull'1-1 contro i lagunari a metà ripresa. Nelle precedenti 6 giornate di Campionato, i rossoneri avevano conquistato solo 5 punti. Almeno a Venezia, bisognava vincere. Nell'intervallo, entra Javi Moreno al posto di Albertini. Dopo 20 minuti segna il gol del 2-1 e a fine gara quello del 4-1. Riparte la corsa del Milan verso il quarto posto.
VENEZIA-MILAN 1-4
VENEZIA: G. Rossi, Conteh, Pavan, Viali, Bettarini, Bressan (68' Valtolina), Andersson, Marasco, De Franceschi (59' Vannucchi), Maniero (77' Di Napoli), Magallanes - All.: Magni
MILAN: Abbiati, Contra, Roque Junior, Costacurta, Chamot, Gattuso, Albertini (46' Javi Moreno), Kaladze, Pirlo (65' Rui Costa), José Mari (85' Ba), Shevchenko - All.: Ancelotti
Arbitro: Trentalange
Reti: 12' Kaladze, 17' Maniero, 67' Javi Moreno, 75' Contra, 81' Javi Moreno
2) STRASSER: UN SOLO GOL MA PESANTE
C'è stato un momento, nella stagione dell'ultimo Scudetto rossonero 2010-11, in cui a centrocampo, per via dei tanti infortuni, Massimiliano Allegri dovette far conto sui giovani Merkel e Strasser. Erano i freddi e duri mesi di Gennaio e Febbraio. Nella prima di questa serie di gare, il 6 Gennaio 2011, la squadra rossonera era attesa dalla insidiosa trasferta di Cagliari, immediatamente successiva ad una sconfitta interna contro la Roma. Al Sant'Elia, è assente anche lo stesso Ibrahimovic per squalifica. Il Milan rischia di subire gol, ma a cinque minuti dalla fine la gara è ancora sullo 0-0. E' quello il momento in cui il nuovo entrato, ed esordiente rossonero, Antonio Cassano, porge a Rodney Strasser la palla dell'1-0 a favore del Milan. E' l'unico gol, ma da tre punti, del centrocampista sierraleonese nella sua avventura rossonera.
CAGLIARI-MILAN 0-1
CAGLIARI: Agazzi, Pisano, Canini, Astori, Agostini, Nainggolan, Conti, Lazzari (48' Biondini), Cossu, Matri (84' Acquafresca), Nenè - All.: Donadoni
MILAN: Abbiati, Abate, Bonera, Thiago Silva, Antonini, Gattuso (56' Strasser), Seedorf, Ambrosini, Merkel (74' Cassano), Pato, Robinho - All.: Allegri
Arbitro: Rizzoli
Rete: 85' Strasser
3) SAN SIRO, COMANDINI COME PAOLO ROSSI
È la data che non scorda più nessuno, l'11 maggio 2001. In campo ci vanno un Milan reduce dalla sconfitta di Perugia e una Inter vittoriosa nel turno precedente di campionato contro l'Atalanta, la famosa partita del motorino rovesciato dalla Curva. Nerazzurri favoriti, ma in settimana Cesare Maldini, con la sua esperienza, la sua bonomia e il suo fiuto, inizia ad osservare la sua panchina. Scorge Gianni Comandini con i suoi occhi tristi. Inizia a parlarci e a prenderlo sotto braccio. Giorno dopo giorno, inizia a caricarlo, a metterlo di buon umore. Come Nils Liedholm (quando in un derby del 1978 schierò Giovanni Sartori al posto di Gianni Rivera), Cesarone sorprende tutti inserendo dall'inizio proprio il silenzioso Comandini al posto di Oliver Bierhoff. Nascono così gli unici due gol in campionato, proprio contro l'Inter, dell'ex vicentino. Era già accaduto a Paolo Rossi nel 1985, anche lui ex vicentino, in un Milan-Inter 2-2. Ma il derby firmato Comandini finisce 6-0 a favore del Milan. Come la Storia ben ricorda.
INTER-MILAN 0-6
INTER: Frey, Ferrari, Blanc, Simic, J. Zanetti, Farinos (34' Cauet), Di Biagio (46' Seedorf), Dalmat, Gresko, Vieri, Recoba - All.: Tardelli
MILAN: S. Rossi, Helveg, Costacurta, Roque Junior, P. Maldini, Gattuso, Giunti (71' Guglielminpietro), Kaladze, Serginho, Comandini (57' Josè Mari), Shevchenko (81' Leonardo) - All.: Maldini, Tassotti
Arbitro: Collina
Reti: 3' e 19' Comandini, 53' Giunti, 67' e 78' Shevchenko, 81' Serginho
4) FEBBRAIO 1998 A VICENZA: FINALMENTE KLUIVERT
È un peccato considerare un grande giocatore come Patrick Kluivert, alla stregua di una meteora. Può accadere però anche agli attaccanti importanti di arrivare nella grande squadra nella stagione sbagliata. Dopo aver vinto tutto con l'Ajax e prima di diventare campione di Spagna con il Barcellona, Kluivert intreccia a sua carriera alla maglia del Milan nella stagione 1997-98. Una annata negativa, nella quale il bomber olandese arriva a Natale con due soli gol all'attivo. Anche nelle prime settimane del 1998, la carestia continua. Con Patrick che patisce il ricorso del Milan al mercato invernale proprio nel suo ruolo, con l'arrivo di Maurizio Ganz. In tutto questo, prima di segnare a Parma la doppietta decisiva per la qualificazione del Milan alla Finale di coppa Italia, Kluivert riesce a ritagliarsi una domenica di Campionato degna della sua fama. È il 15 febbraio 1998 e il Milan vuole prendersi sul forte Vicenza di Guidolin la rivincita per la sconfitta dell'andata a San Siro, firmata dal gol di Arturo Di Napoli. Finalmente Kluivert: due gol e rossoneri vittoriosi allo stadio Menti con il punteggio di 4-1.
VICENZA-MILAN 1-4
VICENZA: Brivio, Mendez, Canals, Belotti, Viviani, Schenardi, Ambrosini, Di Carlo, Zauli (81' Ambrosetti), Otero (81' Di Napoli), Luiso - All.: Guidolin
MILAN: S. Rossi, Smoje, Desailly, Costacurta, Cardone, Ba (59' Maini), Albertini, Boban, Leonardo, Kluivert (83' Daino), Ganz (59' Maniero) - All.: Capello
Arbitro: Pairetto
Reti: 3' Kluivert, 8' Ganz, 54' Otero, 73' Maniero, 82' Kluivert
5) UNA COPPA ITALIA FIRMATA GIORGIO BRAGLIA
Per tanti anni, è rimasta l'ultima Coppa Italia del Milan. Quella vinta dai rossoneri nel 1977, la quarta Coppa nazionale della Storia milanista, ha preceduto di 26 anni il successo del 2003 nella doppia finale con la Roma. Ma il trofeo del 1977 è stato davvero qualcosa di magico, e non solo per la Finale vinta 2-0 a San Siro ai danni dell'Inter nel derby che è coinciso con l'addio al calcio di Sandro Mazzola. Ma anche e soprattutto per lui, Giorgio Braglia. Arrivato al Milan con l'impegnativo compito di sostituire Luciano Chiarugi, l'ala modenese non segna un solo gol in tutto il Campionato. Per lui poca fiducia e tanti infortuni. Ma, a Campionato terminato, l'ex attaccante del Napoli si scatena in maglia rossonera. Dal 12 giugno al 29 giugno 1977, il Milan disputa 6 gare di Coppa Italia: 5 vittorie, 1 pareggio e 5 gol di Giorgio Braglia. Quindi l'apoteosi della finale del 3 luglio. Con l'Inter protesa alla ricerca del pareggio nei minuti conclusivi della Finale-derby dopo il gol di Aldo Maldera, tocca a Giorgio Braglia con un contropiede micidiale segnare la rete del definitivo 2-0.
MILAN-INTERNAZIONALE 2-0
MILAN: Albertosi, Sabadini, Maldera, Morini (12' Boldini), Bet, Turone, Bigon, Biasiolo, Calloni, Rivera, Braglia - DT: Rocco
INTERNAZIONALE: Bordon, Canuti (70' Guida), Fedele, Oriali, Gasparini, Facchetti, Pavone, Merlo (76' Grosselli), Anastasi, Mazzola, Marini - All.: Chiappella
Arbitro: Gussoni
Reti: 64' Maldera, 89' Braglia
"Fonte: acmilan.com
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