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Yonghong Li, Elliott, la UEFA: tutta la verità sui conti del Milan

Yonghong Li, Marco Fassone e Han Li, management del Milan (credits: acmilan.com)

L'edizione odierna del 'Corriere dello Sport – Stadio' ha sviscerato, tema per tema, la situazione societaria in casa Milan e fatto un po' di chiarezza

Daniele Triolo

"L'edizione odierna del 'Corriere dello Sport – Stadio' ha sviscerato, tema per tema, la situazione societaria in casa Milan e fatto un po' di chiarezza. Questi i temi principali trattati da Xavier Jacobelli, editorialista del quotidiano romano.

"LO STATO DEI CONTI – Risultato economico di bilancio al 31 dicembre 2017 in passivo di 22,3 milioni di euro (erano 39,4 milioni al 31 dicembre 2016). I debiti totali ammontano a 377,28 milioni di euro, comprensivi, naturalmente, dell'onere contratto con il fondo statunitense Elliott Management Corporation.

"IL PRESTITO CON ELLIOTT – 123 milioni di euro (interesse annuo 7,7%) ad A.C. Milan, 180 milioni di euro (interesse annuo 11,1%) alla Rossoneri Sport Investments Luxembourg, controllata di Yonghong Li. Totale da rimborsare, 358 milioni di euro da restituire entro il 15 ottobre 2018 al fondo statunitense di Paul Singer.

"LA 'ROSSONERI SPORT' – Attraverso due società, una con sede in Lussemburgo e l'altra con sede a Hong Kong, fa riferimento alla 'Rossoneri Advanced Limited', con sede nel paradiso fiscale delle British Virgin Islands. Al momento, non si conosce chi sta dietro questa società.

"RISCHIO DEFAULT PER IL MILAN? - No. L'aumento di capitale di 37,4 milioni di euro, richiesto dal CdA del club lo scorso 13 marzo, può essere erogato in più tranche fino al 30 giugno. La prima dovrà arrivare entro il 15 aprile prossimo. Yonghong Li è intenzionato ad onorare l'intero aumento di capitale; qualora non ci riuscisse, Elliott se lo accollerebbe per tutelare il valore del bene posto a garanzia dei finanziamenti erogati. Le clausole del contratto prevedono che, qualora questi finanziamenti non vengano restituiti, Elliott subentri nel controllo del club. A meno che non avvenga il rifinanziamento del debito.

"I 10 MILIONI SUBITO – Servono a garantire la continuità gestionale del club (stipendi, contributi, fornitori) fino alla fine della stagione. Nei primi 11 mesi di gestione cinese tutti gli adempimenti sono stati rispettati, emolumenti a dipendenti e calciatori compresi. André Silva è stato saldato al Porto con due mesi di anticipo e la commissione interna del gruppo di calciatori, formata dal capitano Leonardo Bonucci con altri quattro elementi, sta discutendo con la società la tabella-premi degli obiettivi di fine stagione.

"FALLIMENTO DELLA JIE ANDE – Non avrà alcuna ripercussione sul Milan. Non era la 'roccaforte' di Yonghong Li, ma una delle sue società, dichiarata fallita dal Tribunale del Popolo di Shenzhen, in Cina. Da tempo in difficoltà, non era stata inserita dall'attuale Presidente del club rossonero nel pacchetto di 'garanzie' presentato ad Elliott nel momento del closing dell'aprile 2017.

"SETTLEMENT AGREEMENT – E' un accordo transativo con la UEFA che comporta sanzioni e provvedimenti operativi per mettere in regola i conti. Dal 2014, sottoscritti 27 accordi: i più noti con Manchester City, PSG, Galatasaray, Inter e Roma. Il 19 ed il 20 aprile prossimo il Milan si recherà a Nyon per discuterne i termini: le previsioni parlano di una multa tra i 5 ed i 10 milioni, più un'altra di 15 milioni per il mancato raggiungimento dei risultati. Poi, limiti al mercato, tetto agli stipendi e rosa ristretta per le competizioni europee dalle quali il Milan non rischia l'esclusione. Elliott ha già preannunciato che affiancherà Marco Fassone dinanzi la UEFA.

"IL FASCICOLO IN PROCURA – E' stato aperto a 'Modello 45', ovvero senza né ipotesi di reato né indagati. Ora: o si passa al 'Modello 44', ipotizzando un reato, e si aprirebbe una rogatoria presso le autorità di Hong Kong per accertare la natura delle attività di Yonghong Li (con tempi piuttosto lunghi), oppure si archivia tutto.

"USMANOV E RYBOLOVLEV – Al momento, nessuna proposta di acquisto del Milan è stata presentata, né in Via Aldo Rossi né tanto meno ad Elliott. Anzi, tanto Alisher Usmanov attraverso la sua portavoce quanto Dmitrj Rybolovlev attraverso una nota ufficiale del suo attuale club, il Monaco, hanno smentito tali voci. Dal 15 ottobre in avanti, qualora Elliott subentrasse a Yonghong Li, sarebbe il fondo statunitense a decidere se valutare e/o accettare offerte appropriate.

"IL FUTURO DI FASSONE – Quando Yonghong Li ha acquistato il Milan, Elliott ha, di fatto, preteso Marco Fassone nel ruolo di amministratore delegato del club rossonero e richiesto l'inserimento nel suo contratto di una “clausola di illicenziabilità”. Fassone, dunque, è il garante del presente e del futuro rossonero. Qualunque sarà la proprietà.

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