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Rafael Leao (attaccante AC Milan), qui durante Lazio-Milan 1-0 (Coppa Italia 2025-2026) | News (Getty Images)
"Il Milan esce dalla Coppa Italia e non è detto che in assoluto sia un male, ora la squadra ha un unico grande bersaglio, lo scudetto". Il giornalista Sebastiano Vernazza si è occupato del pezzo di analisi de 'La Gazzetta dello Sport' di Lazio-Milan 1-0 di Coppa Italia. Il parere sull'assenza di Modric in campo: "Nel primo atto di ieri il palleggio del Milan tendeva al banale. Mancava lo squarcio di luce, la verticalità improvvisa che Modric sa generare a prescindere. Ardon Jashari, il regista rossonero di giornata, veniva da oltre tre mesi di “fermo biologico” per grave infortunio, la frattura composta di un perone, e non si poteva pretendere che si impossessasse subito dello scettro del comando".
Vernazza ha un parere abbastanza duro su Leao: "Jashari, con una palla alla Modric, ha pescato Estupinan sul fondo area sinistra e l’ecuadoriano è stato lesto a toccare in mezzo per Leao: sciagurato il tiro del portoghese, con pallone in curva. E qui tocca ribadire una volta di più come Leao in certi giorni si muova con una sufficienza irritante. Proprio non ce la fa a percorrere l’ultimo miglio, a diventare un attaccante feroce sempre".
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Il giornalista conclude: "È stato il Milan a farsi del male ed è su questo che bisognerà lavorare per vincere lo scudetto. Il ritorno in Champions lo diamo per scontato: al Milan non restano che la Supercoppa italiana in Arabia e 25 giornate in campionato".
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