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Massimiliano Allegri (allenatore AC Milan), qui durante una seduta di allenamento dei rossoneri a Milanello | Milan News (Getty Images)
"Quando prima Tare e poi Allegri sono atterrati nel mondo Milan un paio di operazioni erano già state perfezionate: la cessione di Reijnders in un senso e l’acquisto di Ricci nell’altro". Franco Ordine, giornalista, fa il punto sul mercato del Milan e in particolare su Allegri e la tattica rossonera. Ecco il suo commento per 'Il Corriere dello Sport': "A quel punto è partito il lavoro di Tare e le sue prime due mosse sono state un blitz a Zagabria per bloccare Modric e l’avvio dell’onerosa trattativa col Bruges per Jashari. Solo durante l’ultima settimana di mercato hanno ascoltato le indicazioni dell’allenatore. Così è arrivato Rabiot, è stato fatto il tentativo respinto su Aknaji e uno scambio ispirato dalla Roma non decollato a causa della resistenza passiva dell’agente del messicano".
Ordine continua: "Alla luce di questa ricostruzione, se si dà un’occhiata all’ultimo schieramento del Milan a Lecce e a quello probabile contro il Bologna, si ricavano una serie di indicazioni precise. La prima: il disegno tattico è un 3-4-2-1 perché l’intenzione di Max è quella di portare Loftus-Cheek in coppia con Pulisic dietro la punta centrale Leao. I due nuovi potrebbero essere Modric e Rabiot".
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Ordine conclude: "La morale è una soltanto: puntare adesso sull’abilità di Allegri e dei suoi collaboratori per tirar fuori da questa rosa il miglior piazzamento possibile è sicuramente una strada da battere ma farlo dopo aver seguito subito avendo seguito le sue indicazioni avrebbe accorciato i tempi e magari migliorato la perfomance futura".
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