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Milan, chi decide? Maldini e Boban al chiarimento con Gazidis

Paolo Maldini, Ivan Gazidis e Ralf Rangnick (grafica Pianetamilan.it)

Due anime, distinte e separate, coesistono nel Milan: Paolo Maldini e Zvonimir Boban da un lato, Ivan Gazidis dall'altro. Elliott uscirà allo scoperto?

Daniele Triolo

"NEWS MILAN - 'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina ha dedicato un approfondimento alla situazione societaria del Milan. Infatti, in questi ultimi giorni, sembrano piuttosto evidenti i dissidi ed i contrasti tra le due 'anime' che vivono, distinte e separate, all'interno del management del club di Via Aldo Rossi.

"Da un lato, il direttore tecnico Paolo Maldini e il Chief Football OfficerZvonimir Boban; dall'altro, l'amministratore delegato Ivan Gazidis. La visione del progetto Milan della coppia Maldini-Boban con quella di Gazidis sembra essere in aperto contrasto ed i 'rumors', incontrollati, sui contatti (addirittura sui precontratti ...) stilati dall'A.D. sudafricano con il tedesco Ralf Rangnick quale successore di Stefano Pioli sulla panchina rossonera, non hanno fatto altro che sancire la spaccatura tra le parti.

"Le voci su Rangnick, il cui nome, di recente, è stato bocciato pubblicamente da Maldini, hanno generato, secondo la 'rosea', non poco sconcerto negli uffici di Via Aldo Rossi. Ecco perché Maldini e Boban hanno bisogno di capire davvero quello che Gazidis pensa di loro e quello che pensa di far realizzare loro per la prossima stagione sportiva. Ci sono, infatti, contratti scritti e competenze precise per ciascuno dei dirigenti e, logicamente, Maldini e Boban vogliono andare al chiarimento per capire le strategie future del Diavolo.

"Tale incontro dovrebbe esserci nei prossimi giorni. La proprietà, il fondo Elliott Management Corporation, resta alla finestra. È stata, infatti, la famiglia Singer, a capo del fondo, a scegliere Gazidis con, in testa, l'idea di ripartire da un modello più snello e sostenibile per il Milan: giocatori giovani, spese contenute, incremento del settore commerciale ultimamente in ribasso. D’altra parte, senza i risultati sportivi è difficile attirare sponsor ed ottenere contratti sostanziosi. Un corto circuito insomma, dal quale il Milan pare incapace di uscire.

"La squadra, ora, sta trovando la rotta giusta, ma si rischia, per il quotidiano sportivo nazionale, di andare verso la paralisi in un periodo che, invece, dovrebbe già essere di programmazione per il 2020-2021. Che ne sarà di Zlatan Ibrahimovic? Si ritirerà dopo questi mesi in rossonero o è in programma per lui un altro contratto? Che ne sarà di Pioli? Per blindarsi, avrebbe bisogno di un quarto posto, con conseguente qualificazione in Champions League, che, attualmente, appare un miraggio. Il suo lavoro, però, è stato buono e Maldini e Boban potrebbero votare per una riconferma in caso di un brillante finale di stagione. Gazidis permettendo ...

"Poi c'è il problema dei rinnovi di contratto da affrontare, e sul quale andrà stabilita una visione comune. Sul mercato, infatti, spesso Maldini e Boban si sono ritrovati con le mani legate da Gazidis e questo, spesso, ha creato malumore. Mentre la proprietà fa i conti con tutto quanto è stato investito, anche nella gestione precedente, gli attuali dirigenti rivendicano maggiore autonomia. Il nodo vero, ha proseguito la 'rosea', sta nelle diverse filosofie delle parti e nel diverso modo di intendere il Milan.

"Mentre Maldini e Boban, infatti, hanno il DNA Milan impresso a fuoco, Gazidis ha sempre sostenuto di voler rispettare la storia, ma invoca modelli che non sono adattabili al blasone, per quanto un po’ sbiadito, del Milan. E l’interesse per Rangnick va in direzione opposta al concetto di Milan italiano nell’anima che piace ai due grandi ex. L'eventuale approdo, poi, di una figura ingombrante come Rangnick nel Milan, con pieni poteri anche nell'area tecnica, andrebbe a collidere sia con il ruolo di Maldini sia con quello di Boban.

"Per andare avanti, dunque, mantenendo in carica i dirigenti attuali, il Milan dovrebbe trovare una nuova forma di armonia. Operazione non semplice ... Ecco perché Maldini e Boban vorrebbero un altro tecnico se proprio dovessero sostituire Pioli: per il punto, continua a leggere >>>

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