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Lapadula: “Domani la mia partita del cuore: se segno non esulto”

Gianluca Lapadula, attaccante del Milan (credits: GETTY Images)

Gianluca Lapadula, attaccante del Milan, carico in vista del suo ritorno a Pescara da ex: “Non sarà una domenica normale: quella regione mi ha adottato”

Daniele Triolo

"Domani pomeriggio, alle ore 15:00, il Milan di Vincenzo Montella giocherà allo stadio 'Adriatico' contro il Pescara, fanalino di coda in Serie A, per la 30^ giornata del massimo campionato. Alla vigilia del match in Abruzzo ha parlato, al quotidiano 'Il Centro', il grande ex della sfida, il centravanti rossonero Gianluca Lapadula, che si contenderà fino all'ultimo minuto una maglia da titolare con Carlos Bacca. Ecco un estratto delle dichiarazioni di Lapadula:

"Sulla gara di Pescara: “Per me tutte le gare sono importanti, però quella di domenica sarà speciale, perché tornerò in un posto dove sono stato bene e che mi ha aiutato a crescere. Non ho mai giocato da ex se non l’anno scorso contro il Cesena. Ma lì non avevo lasciato un bel ricordo come a Pescara. È la mia partita del cuore e se segno non esulto perché non sarà una domenica normale. Tornerò nella regione che mi ha adottato e mi ha coccolato. Verrà tutta la famiglia, siamo molto legati ai posti che abbiamo frequentato”.

"Sul suo arrivo in Abruzzo: “Se ho scoperto l’Abruzzo lo devo a Di Giuseppe e Vivarini. Mi hanno voluto loro, non era facile trattare con il Parma a quei tempi e loro ci sono riusciti portandomi a Teramo. A Pescara? Sentii Oddo, poi il Presidente Sebastiani si presentò alla firma del contratto con la maglia numero 10. Ancora oggi mi sento di dire grazie a Sebastiani e Marinelli”.

"Su Zdenek Zeman, attuale allenatore biancazzurro: “È un grande intenditore di calcio, gli attaccanti con lui hanno sempre segnato molti goal. È un tecnico che ha sempre dimostrato il suo valore. E poi è una leggenda per Pescara…”.

"Sul suo passato con il Delfino: “C’è un momento che ricordo bene. Era la sera della finale di andata dei play off contro il Trapani. Eravamo in pullman ed ero seduto vicino a Pasquato. Mi venne da piangere nel vedere tutta quella gente che ci aspettava. E pensavo: “L’anno scorso ero in Lega Pro e ora mi vado a giocare la Serie A…”. Che brividi ragazzi! Ero emozionato. Ma vi ricordate quanta gente c’era quella sera allo stadio? E poi la rifinitura al mattino sul lungomare, l’affetto dei tifosi. Fantastico!”.

"Sul suo arrivo al Milan: “In estate, tra le tante ipotesi che mi vennero fatte c’era anche quella del Milan. E io dissi subito: ‘Se il Milan chiama, io vado’. Poi, il Milan ha chiamato e io sono andato con il consenso della società. Certe decisioni si prendono sempre in tre. E comunque penso che la dirigenza sia rimasta contenta”.

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