"Il risultato di ieri è maturato sul prevedibile copione di un’Inter ambiziosa e un Milan umile. I due legni di Francesco Acerbi e Lautaro Martínez sommati al rigore parato dal portentoso Mike Maignan a Hakan Çalhanoğlu (e siamo alla seconda prodezza decisiva dopo quella anti-Paulo Dybala) ci dicono che gli episodi hanno recitato un ruolo enorme", ha scritto Condò sulle colonne del quotidiano generalista. Con una precisazione.
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"Ma dal portiere ritrovato ai difensori accesi, dai tempi sospesi di Luka Modrić al coltellino svizzero Alexis Saelemaekers, alla puntualità in area di Pulisic, Allegri ha costruito un meccanismo che sa interpretare i momenti del match, e questa è una forma di sensibilità collettiva che porta lontano. Per ora al secondo posto con il Napoli, mentre la quarta sconfitta costa all’Inter l’aggancio del sempre più sicuro Bologna", ha infatti chiosato il giornalista sportivo.
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