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Milan, non solo il mercato: chi gestirà lo spogliatoio senza Maldini?

Paolo Maldini e Theo Hernandez, AC Milan
Il divorzio tra il Milan e Paolo Maldini ha scioccato anche molti giocatori rossoneri. E ora, chi gestirà lo spogliatoio?

Il divorzio tra il Milan e Paolo Maldini sembra aver creato delle crepe tra spogliatoio e dirigenza. Sono stati molti i giocatori rossoneri ad aver condiviso il loro saluto all'ex capitano e bandiera, con alcuni di questi che hanno anche mandato messaggi alquanto criptici. Da Theo Hernandez che conclude con un "#SempreMaldini", a Maignan che inserisce un punto interrogativo sopra la parola Milan fino a Rafael Leao che mima la bocca cucita.

Insomma, non proprio un bel clima. La scelta di lasciare Stefano Pioli sulla panchina rossonera, forse, serve proprio a mantenere saldo l'intricato legame con lo spogliatoio ma, sembra, che si sia creata una distanza fra giocatori e la nuova dirigenza. Il ruolo di Maldini, dopotutto, serviva anche a questo. Proprio lui, emblema e faccia del Milan, aveva convinto i senatori di questo gruppo a firmare per la causa rossonera. Ora, invece, si ritrovano all'interno di un sistema che potrebbe anche non piacere ai diretti interessati, una mini rivoluzione che scardina completamente l'atmosfera generatasi in questi ultimi 3 anni.


E ora?

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A campionato finito e ancora ben distanti dalla data del raduno, programmato per il 10 luglio, bisognerà sistemare diverse faccende. Prima di tutto, il gruppo stesso dovrà spiegare la propria posizione, poiché i messaggi lanciati lasciano spazio a davvero tante interpretazioni. Una rottura con i protagonisti di queste ultime stagioni del Milan rischierebbe di far ripartire nuovamente da zero, a fronte di un'annata che sembrava essere iniziata nel migliore dei modi con i contatti per Sportiello, Kamada e Loftus-Cheek. Urge dunque un bel faccia a faccia, al più presto magari, prima di ritrovarsi in una situazione pesante e che non farebbe felice nessuno, tifosi compresi.

Indiscutibile il ruolo di Paolo Maldini, figura autorevole che, anche nei momenti peggiori, ha sempre sostenuto i suoi giocatori. Emblematico il suo saluto a Zlatan Ibrahimovic, l'uomo chiamato proprio per risollevare il destino dei rossoneri. Il suo congedo è coinciso con quello di Maldini, un significato tra le righe che chiude un periodo culminato con il 19esimo Scudetto. LEGGI ANCHE: Milan, cambia il metodo di fare mercato. Funzionerà?

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