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Milan, Stanga: “Giroud e Maignan si stanno adattando bene” | News

Daniel Guerini (Lazio Primavera), qui contro Luca Stanga (Milan Primavera), deceduto in un incidente stradale a Roma | AC Milan News (Getty Images)

Luca Stanga, difensore del Milan, ha rilasciato delle dichiarazioni dove ha parlato dei nuovi acquisti e non solo: ecco le sue parole

Enrico Ianuario

Intervenuto in live sul canale Twitch del Milan, Luca Stanga, difensore classe 2001, ha rilasciato delle dichiarazioni.

"Oggi doppia seduta di allenamento, un po' faticosa, ma è andata bene. Le gambe devono ancora riprendersi. Allenarsi con i campioni ti aiuta tantissimo dal punto di vista mentale, ti fa stare sempre molto concentrato, ti aiuta a crescere".

Sui nuovi acquisti: "Si stanno adattando bene, conoscono le lingue. Tutti bene, soprattutto Giroud e Maignan".

Sui consigli di Pioli: "Il mister mi dice di essere più coraggioso, di rischiare di più, di chiedere palla e di nascondermi il meno possibile".

Su Tomori: "Tomori pressa sempre l'uomo, non gli lascia mai lo spazio. Questo per un difensore centrale è importantissimo, non lasciare mai lo spazio all'attaccante".

Su Caldara: "Ho giocato l'ultima di fianco a Caldara. Lui non è uno che parla tanto, ma mi dice di stare sull'uomo e di non dare l'appoggio ai giocatori avversari".

Sui compagni della Primavera: "Trascorriamo buona parte della giornata a parlare dell'allenamento, di come è andata, di cosa il mister ci chiede. Ci confrontiamo".

Chi è il suo idolo: "Da piccolo mi piaceva molto Thiago Silva".

Sui calciatori in rosa: "Tutti meritano di essere dove sono, non c'è nessuno che non sia all'altezza del Milan".

Chi lo ha impressionato di più: "Senza fare differenze quello che mi ha impressionato di più è Bennacer, perché ha una felicità di uscire dalle situazioni difficili con una facilità disarmante. Anche se è in mezzo a quattro, passi la palla a lui e riesce a uscire".

Sul suo sogno da bambino: "Da bambino non pensavo neanche di giocare nel Milan, giocavo e basta. Forse me ne sto rendendo conto solo ora, ma non ci penso molto altrimenti è finita. Bisogna sempre porsi obiettivi più alti di quelli a cui si è arrivati".

Sulla sua carriera: "Ho iniziato nel Milan a 7 anni, ho fatto tutta la trafila. Farò un anno di Primavera da fuori quota con la speranza che quando servirà per la Prima Squadra sarà a disposizione. La convocazione a Firenze? Il mister venne da me e mi disse 'verrai in trasferta con noi'. Come stavo? Un po' di tensione ci vuole sempre, le gambe un po' mi tremavano".

Quale musica si ascolta in spogliatoio: "Vanno per la maggiore quelle francesi. Si impossessano della cassa e non ce n'é per nessuno. La trap va fortissima".

Sulla scuola: "Bisogna sapersi organizzare, poi ci vuole la voglia. Le scuole ci aiutano, ci sono vari piani di studio che favoriscono la nostra situazione. Basta un po' di buona volontà e poi si può fare tutto".

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